AEPO-ARTIS, EuroFIA, FIM e IAO, che rappresentano più di 500,000 musicisti, cantanti, attori e ballerini in Europa, hanno lanciato una “Campagna per l’equo trattamento dei diritti digitali degli artisti”.
“Non deve essere sprecato altro tempo – afferma Nick Mason della band britannica Pink Floyd– La Commissione Europea sta preparando una nuova normativa del diritto d’autore e questo deve consentire ai giovani che entrano nella nostra industria di essere pagati adeguatamente per il loro lavoro”.
Alla vigilia del lancio della Commissione Europea per il Mercato Unico Digitale, AEPO-ARTIS, EuroFIA, FIM e IAO chiedono dunque alla commissione Europea, al Parlamento e al Consiglio di predisporre delle misure che garantiscano agli artisti di ricevere un’equa quota dei ricavi delle vendite online, riconosciuta per legge in base alla domanda di utilizzo della loro opera.
Fino ad ora, tutti i diritti esclusivi concessi agli artisti ai sensi dell’attuale legislazione UE erano generalmente riservati a produttori in virtù di accordi contrattuali. La maggioranza degli esecutori non riceveva alcuna remunerazione, o, nella migliore delle ipotesi, otteneva un unico canone irrisorio. La legislazione europea che puntava a proteggere gli artisti in ambito digitale ha pertanto fallito.
“Rendere equi i pagamenti dello streaming per gli artisti è un passo fondamentale verso un’industria musicale più sostenibile” ha dichiarato Fran Healy della band britannica Travis.
Nacho Garcia Vega della band spagnola Nacha Pop: “Gli artisti di tutto il mondo cominciano ad essere stanchi di questa situazione iniqua. Non può continuare così ancora a lungo”.
Il chitarrista svedese Janne Schaffer (55 ABBA tracks, 5,000 recording sessions) ha affermato: “L’UE ha urgentemente bisogno di applicare delle misure che garantiscano che tutti gli artisti ricevano eque remunerazioni per lo sfruttamento online delle loro opere”.
Per sostenere la Campagna, firma la petizione.
Fonte: www.fair-internet.eu