L’ufficio Europeo di polizia (Europol) ha riunito un gruppo di oltre 50 esperti provenienti da diverse forze dell’ordine dell’Unione Europea e di Stati terzi, per analizzare le problematiche connesse alla violazione dei diritti di proprietà intellettuale (Intellectual Property Rights Infringement) e per trovare soluzioni di rafforzamento della lotta alla pirateria e alla commercializzazione di prodotti contraffatti all’interno del territorio dell’Unione.
Questo gruppo di lavoro (il quarto organizzato dall’Europol), ha ospitato anche esponenti dell’Eurojust (Unità Europea di Cooperazione Giudiziaria), dell’Organizzazione di Polizia Internazionale (Interpol), dell’Organizzazione Mondiale dei Consumatori, del SECI Center (Southeast European Cooperative Iniziative), dell’UNICRI (United Nation Interregional Crime and Justice Research Institute).
Con lo scopo di fornire una appropriata assistenza agli Stati Membri, l’Europol ha avanzato diverse proposte di intervento, fra cui quella di prendere parte a future operazioni per identificare i criminali connessi agli illeciti , quella di coordinare tecniche investigative, di aprire un Analysis Work File (AWF) per raccogliere e analizzare diverse intelligence.
Per sviluppare una rete di esperti nel campo dell’ Intellectual Property Rights Infringement, il Centro di Informazione per i Crimini Finanziari (FCIC) all’interno dell’Europol si occuperà di rendere possibile l’accesso alle informazioni quali legislazioni, frameworks, punti di contatto, notizie su seminari e corsi di formazione in materia di tecniche investigative.
L’approccio multi disciplinare adottato in questo convegno sembra quindi propendere verso una ottimizzazione degli sforzi compiuti dalle forze dell’ordine per combattere e prevenire i reati oggetto dell’attuale dibattito.
Stefania Baldazzi