Buone notizie per il mercato discografico italiano che nel primo semestre 2015 ha registrato un incremento complessivo del 22% rispetto allo stesso periodo del 2014, arrivando a 65,5 milioni di euro (nel 2014 lo stesso mercato ne aveva generato 53,6 milioni).
E’ quanto emerge dai dati ufficiali Deloitte per FIMI (la Federazione dell’industria musicale italiana), diffusi ieri. In particolare, il segmento CD è cresciuto del 21%, trainato dall’ottima performance del repertorio locale (+93%). L’intero comparto fisico rappresenta il 57% del mercato con 37,3 milioni di euro. Il trend è positivo anche per la musica classica, in aumento del 19%, e per il vinile che, grazie all’e-commerce, sale del 72% e rappresenta oggi il 4% del mercato.
Nel digitale, la performance degli album ha favorito la crescita del download totale con un +6% (10,8 milioni di euro). Lo streaming (audio e video), che arriva a rappresentare il 26% di tutto il mercato discografico e il 62% del digitale, è cresciuto complessivamente del 37% con 17,3 milioni di euro. Il digitale, per intero, ha generato 28,1 milioni di euro e costituisce il 43% del mercato.
Fonte: SIAE