In relazione alla lettera ricevuta dalla Fimi il Presidente della SIAE Giorgio Assumma dichiara quanto segue: “Prendo atto con soddisfazione che la Fimi nella lettera indirizzata a me e per conoscenza al Presidente Berlusconi, al Ministro Bondi, al Segretario Generale della Presidenza Mauro Masi e ad altre importanti cariche istituzionali, ha fatto un passo indietro sul bollino Siae. Sono cadute le precedenti accuse d’incostituzionalità, d’incompatibilità rispetto alla legge sul diritto d’autore, di conflitto con convenzioni internazionali precedentemente espresse dalla stessa Fimi. In pratica è venuta meno la pesante impalcatura giuridica con cui si tentava di far apparire il contrassegno incompatibile con leggi italiane e norme internazionali: così non è. Né si fa ormai più riferimento a sentenze della Corte di Cassazione. Dispiace, tuttavia, dover osservare che permangono, nella missiva della Fimi alcune inesattezze. Prima di tutto la Commissione Europea non ha sancito alcuna incompatibilità del contrassegno Siae. All’opposto, la Commissione ha già legittimato da tempo lo stesso contrassegno; inoltre il Governo italiano ha già risposto da più d’un mese a successive (giunte quindi dopo l’assenso) domande della stessa Commissione . Non vi è quindi alcuna incompatibilità fra contrassegno antipirateria e norme comunitarie. Occorre, inoltre, far rilevare che diversamente da quanto afferma FIMI, l’AIE (Associazione Editori Italiani) non si è dichiarata contraria al bollino. Hanno invece espresso il loro assenso al bollino ‘quale strumento essenziale nella lotta alla pirateria ’ tutte le altre Associazioni di produttori fonografici, le Associazioni di produttori cinematografici, videografici e televisivi, quelle degli editori musicali e la pressoché totalità delle Associazioni di autori italiani”.
Fonte: SIAE.