Digital Media (dmin.it) e’ un gruppo interdisciplinare costituito da diversi professionisti che lavorano per consentire all’Italia di acquisire un ruolo primario nello sfruttamento del fenomeno globale “digital media”. Il gruppo e’ senza scopo di lucro e fra le principali aree professionali ivi rappresentate si rinvengono autori ed editori, broadcaster, fornitori di servizi digitali, operatori di telecomunicazioni, esperti legali, pubblica amministrazione, ed altri.
Attualmente questo gruppo di esperti sta lavorando ad una proposta per la gestione del sistema Digital Rights Management in Italia nella quale, oltre agli aspetti tecnici, vengono presi in considerazione anche quelli normativi: la proposta realizzata, articolata in vari documenti, raccoglie infatti i requisiti che hanno guidato la realizzazione delle specifiche tecniche, oltre alle proposte di interventi normativi e alle regole di Governance. Il progetto sostiene la realizzazione di una tecnologia DRM tale da permettere ai titolari dei diritti un totale controllo sulle utilizzazioni da parte degli utenti, accompagnata da un apparato normativo che supporti l’uso di questa tecnologia.
Dmin.it introduce quindi il sistema “iDRM”, il cui acronimo prevede l’inserimento della lettera “i” per il termine “interoperabilità “: questo sistema permetterebbe al titolare dei diritti di utilizzazione economica sull’opera, di stabilire le facoltà consentite all’utente mediante l’utilizzazione dei “Rights Expression Languages”, grazie ai quali e’ appunto possibile una totale interoperabilità .
Il documento dedicato alla Governance del sistema iDRM, si basa sulla “necessarietà di un Trust Model per far si’ che ogni attore della catena del valore ed in particolare un produttore di contenuti, sia convinto che tutti gli altri attori sono affidabili come business partner e sia quindi invogliato a rendere i propri contenuti digitali disponibili al mercato”.
Per quanto concerne gli aspetti giuridici, la proposta prevede una esplicita e chiara modifica alla legge 633/41 in materia di accesso ai contenuti digitali, di misure tecniche di protezione ed obblighi di interoperabilità , mediante la stesura di un vero e proprio testo normativo destinato a sostituire il presente Titolo II ter della legge. La proposta inoltre, sembra prevedere una attribuzione del rischio ai produttori di hardware e di software per l’accesso ai contenuti, i quali verrebbero onerati di costi e responsabilità di eventuali violazioni dei diritti.
E’ possibile consultare i documenti di Digital Media in Italia direttamente all’URL http://dmin.it/