È subentrato un nuovo modo di fare distribuzione digitale su Internet: dopo anni di lotte contro il file-sharing le più importanti etichette discografiche stanno passando ad un diverso modo di proporre musica. Difatti l’attuale contesto rende difficile, come hanno dimostrato i fatti, controllare l’intera filiera distributiva online, soprattutto a causa della vulnerabilità di fronte alle mille strategie possibili per copiare illecitamente i file. Un esempio di questo nuovo modo di pensare è senz’altro Downlovers, un sito ove è possibile effettuare gratuitamente e lecitamente il downloading di interi cataloghi discografici, come ad esempio della Warner. Il rientro economico, in tal caso, arriverà alla casa discografica in forma di percentuale sugli introiti pubblicitari del sito.
Dopo il successo di Downlovers, lo stesso sito ha recentemente introdotto Uplovers, cioè «il lato B» dell’intera operazione: anche gli utenti possono effettuare l’upload dei propri fonogrammi e farli così distribuire tramite Downlovers. Si troveranno dunque i propri brani distribuiti sul sito, contestualmente agli artisti leggendari di grandi cataloghi.
L’utente, per fare ciò, deve sottoscrivere le condizioni di contratto previste da Uplovers, di cui riteniamo utile una breve panoramica, in termini assolutamente generali, per chiarire all’utente quali diritti e con quali limiti ed estensioni sta concedendo la propria produzione fonografica e artistica al sito per la distribuzione. Analogamente a quanto già visto in questa rubrica a proposito delle condizioni di contratto di altri siti come MySpace.
Giuridicamente parlando, il contratto di Uplovers è una licenza, cioè una concessione, secondo tempi e modi delimitati, di diritti sul fonogramma e opere artistiche annesse. Il che implica un utente licenziante che deve innanzitutto essere titolare di quei diritti: 1) di produzione fonografica, spettanti per legge al produttore che ha organizzato e sostenuto le spese di registrazione; 2) degli artisti interpreti ed esecutori, ovvero dei musicisti che hanno suonato nelle registrazioni, i quali devono aver ceduto o concesso i loro relativi diritti al produttore (preferibilmente in forma di contratto o liberatoria); 3) di immagine, sul nome, sui loghi, ecc. , cioè sui materiali «secondari» che per forza di cose rientrano nella pubblicazione del fonogramma.
Di ognuno di questi gruppi di diritti è, a seconda dei casi, necessario o preferibile a fini probatori avere una prova scritta. Una prova che non bisogna abbinare alla sottoscrizione delle condizioni di contratto ma che sarà consigliabile già detenere per ogni ipotesi futura in cui dovesse essere necessario produrla.
Di sicuro interesse per l’utente sono quelle clausole del contratto che elencano i diritti concessi al sito: in sostanza enumerano ciò che Uplovers e gli utenti dello stesso possono fare con i materiali (fonogrammi, immagini, ecc., detti per brevità «Contenuto» nel contratto in esame) concessi in distribuzione Uplovers. Questa considerazione si allaccia alla non esclusività della licenza: l’utente potrà concedere gli stessi diritti sul medesimo Contenuto ad altri siti, oppure esercitarli in proprio, in costanza del rapporto con Uplovers. Nonostante il diverso trattamento per gli artisti di grosse etichette, l’utente che sfrutta il servizio di Uplovers non potrà rivendicare compensi per la distribuzione, effettuata nella assoluta gratuità.
Venendo ai diritti licenziati, possiamo schematizzarli come segue:
a) effettuare copie (mediante caricamento/uploading) del Contenuto e conservarlo su server appartenenti a Downlovers o a terzi operatori – è il diritto necessario ad Uplovers per porre il Contenuto su server e poterlo utilizzare attraverso canali di distribuzione che potranno anche essere gestiti da terzi;
b) preparare, arrangiare, modificare e codificare il Contenuto, o porzioni dello stesso (inclusi clips di 30 secondi), ai fini della sua trasmissione in formato digitale, nonché adattare il Contenuto se richiesto da ragioni tecniche – analogamente a quanto detto sopra, sono diritti necessari per la gestione tecnica dei file, sebbene sorga il dubbio di cosa possa significare «arrangiare» (si può presumere sia riferito all’elaborazione);
c) utilizzare, riprodurre, trasmettere, diffondere, eseguire pubblicamente, distribuire, commercializzare e/o sincronizzare con immagini fisse e/o in movimento, rendere disponibile al pubblico il Contenuto in tutto o in parte, incluse porzioni del medesimo, su e/o attraverso canali di distribuzione o attraverso ogni altro mezzo presente o futuro ritenuto utile da Uplovers – questo è il cuore della licenza: i diritti elencati indicano uno sfruttamento discrezionale da parte di Uplovers del Contenuto a tutto tondo, potendo tra l’altro essere accoppiato con immagini (cd. sincronizzazione), venire diffuso con ogni media, ecc., forme parziali incluse;
d) accostare per fini editoriali e/o promozionali il Contenuto con altro contenuto, non contemplato nell’accordo Uplovers, nell’ambito di classifiche e/o selezioni musicali predisposte da Uplovers, sia in formato digitale che su supporto fisico – Uplovers si riserva di inserire il Contenuto in classifiche e compilation (non escluse quelle fissate su supporto), sebbene non risulti ben chiaro cosa si intenda per «fini editoriali» oltre a quelli promozionali;
e) licenziare e/o sub-licenziare a terzi il diritto di utilizzare i diritti di cui ai precedenti punti – quindi Uplovers potrebbe concedere i medesimi diritti appena visti a terzi, senza necessità di consenso dell’utente;
f) infine nome, immagini, materiale biografico, marchi e segni distintivi dell’utente e della sua band sono concessi gratuitamente ad Uplovers, sempre non in esclusiva, sempre per tutto il mondo, per l’utilizzo e la riproduzione sul Web e su cataloghi, brochure pubblicitarie e su ogni altro materiale promozionale direttamente o indirettamente associato alla distribuzione, utilizzo e marketing del Contenuto in qualsiasi formato.
A suggello, Uplovers specifica che l’esercizio dei suddetti diritti è del tutto libero e discrezionale, per cui l’utente non potrà esigere l’esercizio degli stessi in caso di inerzia da parte di Uplovers.
Teniamo a sottolineare che per «Canale di Distribuzione», impiegato da Uplovers per definire il tramite di distribuzione, si deve intendere qualsiasi canale distributivo attraverso cui si potrà distribuire sia direttamente che indirettamente il Contenuto, quale, a titolo di mero esempio, «Internet, televisione, radio, reti telefoniche e/o elettroniche in genere con o senza fili e ogni altro mezzo sia attuale che futuro, via cavo o meno, via satellite ovvero attraverso qualsiasi altro strumento che la tecnologia consenta di utilizzare ai fini della distribuzione del Contenuto». Pertanto Uplovers può non limitare l’offerta del Contenuto al sito Downlovers, ben potendo sfruttare gli altri canali elencati.
Stesse considerazioni si possono fare per altre definizioni del contratto, come «Website», «Sistema Elettronico», ecc., le quali assegnano ampia libertà distributiva ad Uplovers, con particolare attenzione alla telefonia e comunicazione mobile.
Strettamente legate ai diritti concessi, troviamo oltre nel contratto le garanzie che l’utente licenziante deve fornire ad Uplovers:
a) tutte le informazioni personali fornite devono essere veritiere, accurate ed essere mantenute aggiornate, mediante comunicazione al sito e aggiornamento del proprio profilo;
b) l’utente licenziante deve avere almeno 14 anni e l’utilizzo del servizio Uplovers non viola alcuna legge o normativa applicabile; qualora Uplovers ritenesse che l’età dell’utente sia inferiore a 14 anni, si riserva il diritto di eliminare il profilo dell’Utente e di annullare la sua iscrizione senza alcun preavviso – l’unico riferimento di legge ai 14 anni di età lo possiamo trovare nel codice penale, per cui si diventa imputabili personalmente di reato a tale età; da un punto di vista civilistico i minorenni, per certi atti, come la conclusione di un contratto come quello in parola, necessiterebbe – civilmente – della rappresentanza dell’esercente la potestà per avere efficacia; sono invece 16 gli anni richiesti dalla legge sul diritto d’autore per poter disporre personalmente dei diritti d’autore e connessi;
c) il Contenuto deve essere costituito da «prodotti originali», di «proprietà» dell’utente licenziante e non devono contenere materiali campionati di alcun genere – il riferimento è, in particolare, alla titolarità esclusiva del master, cioè delle registrazioni oggetto di uploading, in ogni suo elemento, pertanto l’impiego di sample, cioè di frammenti di registrazioni altrui (come tali oggetto di diritti esclusivi di un altro produttore fonografico), è proibito; è dubbio invece se tale disposizione concerna la titolarità dei diritti d’autore, per cui non risulta chiaro se si possa sottoporre anche una cover: il target di autoproduzioni tenderebbe a escluderlo;
d) «salvo qualsiasi altro diritto» concesso a società di raccolta e gestione collettiva del diritto d’autore o dei diritti ad esso connessi, l’utente ha «il pieno diritto e potere di sottoscrivere il presente Contratto e di eseguirlo», avendo ottenuto tutti i necessari consensi da parte di terzi per poter sottoscrivere il presente Contratto – corrisponde a quanto detto sopra: si devono aver acquisiti tutti i diritti del produttore fonografico, degli artisti esecutori e degli autori di eventuali altri materiali; resta salvo quanto raccolto, se di competenza, da società di gestione collettiva come S.I.A.E., S.C.F., I.M.A.I.E., ecc.;
e) il Contenuto non deve essere in violazione di alcun diritto d’autore o diritto connesso, brevetto, marchio, segreto commerciale o altro diritto di privativa intellettuale e/o industriale di terzi – si esplicita il divieto di plagio e contraffazione del materiale proposto;
f) il Contenuto non viola «né violerà in futuro» qualsiasi legge, regolamento o ordinanza giudiziale applicabile, né deve essere di natura diffamatoria, insultante, pornografica o oscena, o tale da istigare alla violenza o all’odio religioso, razziale e simili – chiedere che non si violino alla sottoscrizione norma ancora da emanare risulta alquanto improbabile; riferita al presente, questa garanzia pone al riparo Uplovers da accuse di reato o violazione di legge;
g) il Contenuto non contiene né conterrà in futuro virus o altre alterazioni di programmazione tali da interferire in modo dannoso con dati o sistemi di computer – pertanto si consiglia di verificare con un valido software aggiornato ogni file inviato ad Uplovers;
(h) ogni fatto e/o elemento che l’utente porti a conoscenza di Uplovers deve essere veritiero e completo;
(i) l’utente ha la piena responsabilità per l’adempimento di tutte le obbligazioni relative a licenze, resoconti e/o pagamenti di qualsiasi genere e natura dovuti a terzi in relazione al Contenuto, come pure royalties per diritti fonomeccanici, sincronizzazioni o pubbliche esecuzioni – ovvero: l’utente che sia vincolato contrattualmente con terzi a determinate obbligazioni rispetto agli sfruttamenti svolti da Uplovers, dovrà adempiervi personalmente, non potendo invocare Uplovers al proprio posto;
(l) l’utente accetta di manlevare e tenere indenne Uplovers e suoi aventi causa per ogni danno, lesione o costo derivante o connesso alla violazione da parte delle sopra elencate garanzie, le quali continueranno ad essere valide anche una volta intervenuta la risoluzione del Contratto – si garantisce dunque ad Uplovers che in caso di violazione delle garanzie in parola si verrà chiamati a risponderne singolarmente, non in solido con Uplovers.
Un’ulteriore garanzia è insita nelle definizioni, ove si sottolinea che qualora si sottoscriva il contratto in rappresentanza di altri (come potrebbe essere chi sottoscriva a nome della propria band), si dichiara di avere ottenuto i relativi pieni poteri. Si impone, in tal caso, avere una prova scritta di questa legittimazione, in forma di semplice scrittura privata.
Come abbiamo visto, la licenza di Uplovers è gratuita nei confronti di artisti e produttore fonografico ma risulta invece redditizia per gli autori dei brani registrati, qualora siano associati alla S.I.A.E. o altra società di gestione collettiva. Difatti, a differenza di analoghi siti esteri, Uplovers è titolare di regolare licenza multimediale della S.I.A.E., come si evince dall’indicazione del relativo numero progressivo in home page. Ciò significa che Uplovers terrà un rendiconto analitico dei dati di traffico del proprio sito, in particolare dei download. Le opere scaricate dal sito saranno così segnalate alla S.I.A.E. che provvederà a destinare agli autori delle stesse una percentuale delle somme versatale da Uplovers a titolo di licenza multimediale. Come risulta ovvio, qualora gli autori non siano tutelati dalla S.I.A.E. non parteciperanno a tale ripartizione: in linea teorica, nulla osta a che tali autori richiedano compensi per diritti d’autore direttamente ad Uplovers, ma lo dovranno fare in via di trattativa contrattuale con quest’ultimo. Difatti, qualora ci si termini il proprio status di iscritto S.I.A.E. durante il periodo di licenza Uplovers, lo si dovrà tempestivamente comunicare ad Uplovers per consentire una corretta indicazione degli aventi diritto sulle opere.
Per concludere, riguardo alle clausole generali dell’accordo, queste trovano molte similitudini e analogie nelle condizioni di siti analoghi, come quelli che già esaminammo in questa rubrica riguardo a MySpace. Valgono in merito le medesime considerazioni fatte a suo tempo, ovvero i dubbi legati all’accettazione online di clausole che in alcuni casi richiederebbero l’accettazione scritta: a causa della costante e immutata disciplina legislativa, l’accettazione di condizioni come quelle di Uplovers potrebbe essere valutata da un giudice come non sufficiente a soddisfare il requisito della sottoscrizione scritta, facendo perdere valore giuridico vincolante a determinate clausole (come ad es. a quelle di esclusione della responsabilità). Sottolineiamo che tale ambiguità riguarda pressoché quasi tutti i contratti concernenti il commercio online, colpiti dalla incertezza legislativa italiana.
Altrettanto dubbia risulta l’efficacia vincolante delle eventuali modifiche al contratto. Dette modifiche andrebbero approvate ex novo e non assunte per implicite di fronte al silenzio-assenso dell’utente.
Tra le clausole generali risulta determinante la facoltà di recesso unilaterale, senza alcun obbligo di motivazione, concessa sia all’utente che ad Uplovers. In ogni momento l’utente può, mediante comunicazione con raccomandata A/R cui aggiungere analoga e-mail, ritirare quanto concesso, rispettando semplicemente un preavviso di 15 giorni rispetto alla data di cancellazione. Nel caso di recesso dell’utente, Uplovers provvederà ad eliminare i relativi materiali dal sito Internet. Il recesso esercitato da Uplovers seguirà le stesse regole, tranne per la comunicazione che avverrà esclusivamente tramite e-mail.