129 interventi, 64 emittenti segnalate all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, 40 soggetti denunciati all’autorità giudiziaria, circa 180 mila files e più di 40 mila supporti magnetici sequestrati. Sono questi i numeri dell’operazione “Onde Anomale”, condotta dalle Unità Speciali per la radiodiffusione e l’editoria della Guardia di Finanza, in collaborazione con Agcom e SIAE, frutto di una intensa attività investigativa che ha interessato emittenti radiotelevisive operanti sull’intero territorio nazionale. Obiettivo: contrastare il fenomeno della pirateria, che causa ogni anno un danno rilevante agli autori per le illecite riproduzioni delle opere nel settore dell’emittenza radiotelevisiva locale e delle web radio.
L’azione di controllo ha riguardato lo sfruttamento economico dell’opera d’autore senza la corrispondenza dei diritti dovuti, e l’adempimento degli obblighi in materia di comunicazioni.
Numerose sono state le violazioni riscontrate, concernenti tra l’altro gli obblighi di programmazione degli operatori di comunicazione, il diritto d’autore e diritti connessi, la tutela dei minori, i limiti quantitativi e qualitativi della pubblicità e delle televendite.
I fenomeni illeciti individuati confermano la necessità di una sinergica attività di analisi, monitoraggio e contrasto da parte degli organismi demandati, a vario titolo, alla vigilanza di un settore così delicato. In particolare, la legge n. 248 del 18 agosto 2000, contenente “Nuove norme di tutela del diritto d’autore”, affida all’Autorità compiti di prevenzione e controllo ispettivo a presidio della proprietà intellettuale nei settori in cui l’Agcom esercita funzioni di garanzia e di regolamentazione.
La cosiddetta “legge antipirateria” attribuisce infatti all’Agcom ed alla SIAE, nell’ambito delle rispettive competenze, la vigilanza sull’attività di riproduzione e duplicazione con qualsiasi procedimento, su supporto audiovisivo, fonografico e di altro tipo, nonché su impianti di utilizzazione in pubblico via etere e via cavo, e sull’attività di diffusione radiotelevisiva.
La legge mira a fornire adeguati strumenti di analisi e di lavoro per contrastare alla radice il fenomeno della pirateria. Il quadro è completato dall’adozione di sanzioni severe, in linea con quanto previsto dalla normativa comunitaria. Le sanzioni amministrative accessorie (cessazione temporanea dell’esercizio o dell’attività per un periodo da tre mesi ad un anno) possono essere inflitte anche alle emittenti radiotelevisive, nonché agli stabilimenti di sviluppo e stampa, di sincronizzazione o di postproduzione, di masterizzazione, di tipografia o che comunque esercitino attività di produzione industriale connesse alla realizzazione dei supporti contraffatti, e ai centri di emissione o ricezione di programmi televisivi.
Fonte: SIAE