Lo scorso mese di giugno il Giudice Monocratico della V Sezione Penale del Tribunale di Palermo ha condannato un venditore ambulante alla pena di un anno di reclusione e 3.000 euro di multa (considerate le circostanze attenuanti equivalenti alla contestata recidiva) per la detenzione e per la vendita di supporti audiovisivi abusivamente duplicati, contenenti film e raccolte di brani musicali. Dalla motivazione della sentenza emerge che il giudicante ha ritenuto integrato, quale figura autonoma, il reato previsto dal II comma dell’art. 171 ter della legge n. 633/1941 e successive modificazioni (Cassazione Sez. III n. 13844/12.2.2008). A seguito delle indagini svolte dai militari della Guardia di Finanza nell’aprile 2006, la competente Procura della Repubblica ha disposto apposita perizia tecnica sul materiale in sequestro, espletata dai Servizi di Antipirateria della Sede di Palermo della SIAE. L’attività peritale ha constatato le tipiche caratteristiche dei supporti realizzati abusivamente da laboratori clandestini (bustine trasparenti quali custodie, locandine fotocopiate e/o fotocomposte, supporti anonimi del tipo commercializzati vergini per la masterizzazione domestica), supporti posti in commercio ad un prezzo pari anche ad un decimo di quello praticato per i supporti regolarmente editati.
Fonte: SIAE