Giovedì 12 marzo è stata presentata in conferenza stampa alla Camera la proposta di “legge quadro per lo spettacolo dal vivo” firmata da Gabriella Carlucci e Luca Barbareschi: l’istituzione della figura di un «manager» per gestire una compagnia di spettacolo formato dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione, la promozione e la diffusione della danza italiana all’estero, la liberalizzazione delle esibizioni degli artisti di strada (non applicando le tasse per l’occupazione di suolo pubblico e di commercio ambulante), l’introduzione della pubblicità «indiretta» negli spettacoli dal vivo e l’estensione delle agevolazioni previste per le piccole e medie imprese anche al teatro sono i punti salienti del disegno di legge esposto dai due deputati del Pdl.
“Siamo senza dubbio ad un momento di svolta per quel che riguarda la gestione della cultura nel nostro Paese. – ha spiegato l’onorevole Carlucci -. La crisi economica e la conseguente scarsa disponibilità di risorse pubbliche hanno portato a completa maturazione riflessioni sul fatto che non possiamo più permetterci di finanziare a pioggia progetti che non hanno alcun riscontro né di pubblico né economico, senza sapere peraltro qual è il reale impiego dei fondi statali”.
E’ intervenuta in conferenza stampa anche Fiorella Ceccacci Rubino, della Commissione Cultura: “L’iniziativa privata deve essere il vero protagonista, non lo stato – ha spiegato – è fondamentale tutelare i lavoratori dello spettacolo soprattutto a livello previdenziale. Prerogativa principale deve essere dare ai giovani la possibilità, attraverso la creazione di un fondo per assegnare borse di studio, la possibilità di formarsi in modo adeguato. Inoltre poniamo l’accento anche sulle agevolazioni fiscali e sulla non scissione tra mondo dello spettacolo dal vivo e mondo del turismo”.
Fonti: Il Tempo e SIAE