Si è tenuta lo scorso venerdì 18 febbraio la tavola rotonda promossa da CGIL ed ENPALS dal titolo “Le tre facce della medaglia”, dedicata a tematiche di grande rilevanza sia per i lavoratori che per le imprese del settore: previdenza, protezione sociale, strumenti finanziari, ruolo dell’Enpals, con l’intento di supportare la creazione di un’importante rete di sostegno, attualmente assente in questo comparto produttivo.
Alla luce della crisi e dei tagli che stanno portando il settore alla smobilitazione, con gravissime ripercussioni sull’occupazione, e in considerazione del vero e proprio tesoretto accantonato negli ultimi anni dall’Ente, la CGIL ha proposto di utilizzare tale attivo disponibile per finanziare interventi di protezione sociale, soprattutto a favore delle figure artistiche che ne sono prive.
Nonostante le ripetute raccomandazioni del Parlamento Europeo, e le intese bipartisan realizzate intorno ad alcuni progetti legislativi volti alla tutela del settore e dei lavoratori dello spettacolo, il Governo si è fino ad oggi rifiutato di intervenire adducendo la mancata copertura finanziaria. La proposta della CGIL e l’assenso dell’Ente tolgono al Governo ogni alibi di natura finanziaria.
Intanto, come è stato più volte denunciato, i sindacati ricordano che il significativo attivo dell’ENPALS è il frutto malato delle controriforme pensionistiche degli ultimi venti anni, che hanno finito col penalizzare la grande maggioranza dei lavoratori dello spettacolo, costretti a versare contributi di cui non vedranno un euro.
Il SIAM – Sindacato Italiano Artisti della Musica – insieme a tutti gli altri sindacati, dichiara a tale proposito che continuerà a battersi per una riforma del sistema previdenziale dello spettacolo e per una legislazione che ci allinei con l’Europa, quanto a tutele sociali dei lavoratori, artisti e non, e per quanto concerne finanziamenti e ristrutturazione del sistema di imprese del settore.
Fonte: SIAM