Spotify, il software di streming musicale più famoso del mondo, è arrivato anche in Italia. L’applicazione, che ha raccolto oltre 20 milioni di utenti in tutto il mondo – di cui 5 milioni a pagamento – permette di ascoltare musica legale in streaming, gratuitamente nel caso si accetti un’integrazione con spot pubblicitari, oppure in abbonamento a costi contenuti: 4,99 euro al mese per l’accesso dal proprio computer senza limitazioni e senza pubblicità, 9,99 euro al mese per l’accesso completo anche dallo smartphone e dai dispositivi mobili, con qualità audio superiore e possibilità di ascoltare i brani anche in modalità “offline”. Ai fornitori di contenuti (etichette, artisti, autori, ecc.) verrà presumibilmente corrisposto il 70% degli introiti, mentre a Spotify andrà il restante 30%.
“E’ importante per noi portare lo streaming in Italia, dare al pubblico la possibilità di ascoltare venti milioni di canzoni, in maniera assolutamente legale e con una grande qualità” afferma Veronica Diquattro, la giovane manager responsabile del mercato italiano di Spotify. “Crediamo che le prospettive siano positive” – prosegue – “sappiamo di avere una funzione positiva per gli artisti, non soltanto promozionale, ma di proposta di contenuti, di comunicazione, e soprattutto di recupero di un pubblico diverso, che magari prima si rivolgeva alla pirateria e invece adesso trova un offerta semplice e di qualità. Lo scorso anno abbiamo distribuito più di 500 milioni in diritti d’autore e per il 2013 la cifra sarà pari alla nostra crescita“.
La versione italiana dell’applicazione è scaricabile dal sito www.spotify.com/it.
Fonte: Repubblica