Il Tribunale di New York ha ritenuto la società LimeWire colpevole delle violazioni al diritto d’autore commesse tramite lo scambio p2p di file contenenti opere protette. Da un’analisi approfondita è infatti risultato che il 93% dei file ospitati su LimeWire era protetto da copyright e difficilmente autorizzabile per la condivisione sulla rete P2P.
La Riaa, Recording Industry Association of America, ha espresso soddisfazione per la sentenza sostenendo che il tribunale “ha mandato un segnale chiaro a chi pensa di poter escogitare e trarre profitto da uno schema pirata che evita le responsabilità”.
Mitch Bainwol, presidente della Riaa, ha dichiarato: “A differenza di altre reti P2P che hanno negoziato con noi particolari licenze, imposto filtri o deciso di fermare la propria attività illegale LimeWire aveva sempre deciso di ignorare le indicazioni della legge. La decisione della corte è un’importante pietra miliare nella lotta della comunità creativa perché Internet diventi una piattaforma di commercio legale”.
Fonte: SIAE