Riportiamo il comunicato stampa dell’Unione Artisti riferito all’incontro degli “Amici del Tavolo della Musica” a sostegno delle politiche unitarie del settore.
“E’ stato un incontro poco formale, ricco di contenuti e foriero di buoni propositi. Questi sono gli elementi di pregio che hanno caratterizzato l’incontro del 5 maggio scorso a Roma, che ha visto la partecipazione di numerose associazioni del comparto musicale (TEN, DIRITTO ALLA MUSICA, SILB, ACISA, FIOFA, I-JAZZ, SIAM, MEI FEST, I-TALENTO/FOLKEST FESTIVAL, UNIONEARTISTI e altri), con alcuni editori e promotori musicali e la presenza di alcune altre associazioni quali ASSOMUSICA, ARCI, AUDIOCOOP e altre realtà .
Nella riunione sono stati espressi, pur tra limiti e difficoltà dovute alla molteplicità degli interessi in gioco, dei giudizi positivi sull’azione svolta dal “Tavolo della Musica” nel corso degli ultimi due anni. A tal proposito, sono stati ribaditi i temi sollevati in occasione delle diverse occasioni pubbliche e istituzionali, da integrare con alcune inderogabili problematiche, su cui far convergere le iniziative del settore non appena insediato il nuovo Parlamento ed il Governo, con particolare riferimento ai seguenti punti:
– dotare il nostro Paese di una legge generale sulla musica la quale attui il dettato del Titolo V della Costituzione e assegni a tutti i generi musicali la qualifica di beni culturali di insostituibile valore sociale e formativo della persona umana;
– emanazione del decreto attuativo per la fruizione degli sgravi fiscali per le produzioni musicali di giovani artisti;
– sostanziare e rafforzare l’accordo tra il Tavolo della Musica, il Ministero per il Commercio Internazionale e l’ICE, Istituto nazionale per il Commercio Estero, finalizzato alla fruizione di concreti supporti nelle azioni di promozione della musica italiana all’estero;
– utilizzo del Fondo Unico dello Spettacolo per i festival di musica popolare contemporanea;
– applicazione di agevolazioni da parte della Siae per chi promuove festival per emergenti a favore della crescita e dello sviluppo della musica;
– valorizzazione degli spazi della musica live con la riduzione dell’Iva al 10% per le esibizioni dal vivo;
– riconoscere alla musica, compresa quella storica italiana, la possibilità di essere recepita nel curriculum formativo di base dei bambini dai tre anni di età fino alla scuola media superiore, programmando un piano poliennale di intervento che preveda fin d’ora l’educazione e la pratica musicale intesi come insegnamento e pratiche curriculari;
– introdurre una norma che consenta convenzioni formative fra le scuole pubbliche ed il mondo delle scuole di musica. Analoghe convenzioni devono riguardare i teatri e gli auditorium musicali italiani per consentire agli alunni delle scuole la fruizione delle prove
d’orchestra;
– abbattimento dell’Iva dal 20 al 4% sui supporti musicali (CD e DVD) e nella produzione degli strumenti musicali;
– inserimento di una quota pari al 40% di musica italiana all’interno dei programmi Radio e Tv, con una quota destinata alla promozione dei giovani talenti;
– il riconoscimento del lavoro dei musicisti, con tutti i diritti del lavoro di produzione culturale, per tutti gli operatori della filiera musicale con particolare riferimento all’indennità di disoccupazione, per infortuni sul lavoro e maternità ; raggiungimento delle 120 giornate di lavoro, quale minimo annuo di prestazione, previste ai fini previdenziali, anche con contributi volontari;
– deducibilità integrale dal reddito fiscalmente imponibile degli operatori dello spettacolo (persone fisiche, società , enti associativi, fondazioni, ecc..) di tutte le spese per trasferte, viaggi, prove, noleggi, mezzi di trasporto, sostenute in occasione della realizzazione di spettacoli;
– introdurre il diploma per tecnici del suono, illuminotecnica ed altre funzioni indispensabili per la realizzazione degli spettacoli, allo scopo di garantire una qualificata e armonica azione operativa di intervento nei teatri e nei luoghi preposti alla loro esecuzione;
– modifica della norme contenute nel “pacchetto sicurezza” che hanno introdotto il blocco delle vendite degli alcolici dopo le ore 02,00. Pur condividendo le preoccupazioni circa la salvaguardia dell’incolumità delle giovani generazioni, si tratta di un provvedimento molto penalizzante per il settore, perche’ introduce nel nostro ordinamento il principio del “proibizionismo” che, purtroppo, non impedisce il numero degli incidenti. La norma dovrebbe essere diversamente modulata sia in termini di orario che di ambito di applicazione, prevedendo la promozione del guidatore designato e di sistemi di trasporto collettivo e di accompagnamento a domicilio di chi non e’ in grado di mettersi al volante; la formazione degli addetti ai bar sui rischi derivanti dalla somministrazione di alcolici a minori ed ubriachi; la promozione dell’utilizzazione di alcol test; il divieto di vendita e somministrazione di alcolici e superalcolici in forma ambulante e con distributori automatici. Dagli interventi si e’ confermato che l’area di consenso attorno alle iniziative promosse dal “Tavolo della Musica” si e’ sviluppata ed e’ cresciuta in modo molto interessante e, dunque, si e’ posta la necessità di individuare uno “strumento organizzativo” che consenta di operare in modo efficace. Le Associazioni che hanno partecipato all’incontro di ieri, a tal proposito, hanno deciso di creare un coordinamento denominato “Amici del Tavolo della Musica”, con l’obiettivo di rafforzarne e sostenerne l’azione, concorrendo alla elaborazione delle politiche e per contribuire in prima persona alla individuazione delle soluzioni da dare ai problemi del comparto. Si e’ convenuto, inoltre, sulla necessità di valorizzare le positive esperienze realizzate nei territori regionali, mettendole in rete, allo scopo di mutuarne concretamente i contenuti nel resto del Paese.
Di fronte ai nuovi scenari politici affermatisi nel nostro Paese, gli “Amici del Tavolo della Musica”, hanno sottolineato l’esigenza di continuare a tenere unite le forze (artistiche, tecniche e imprenditoriali) del settore, valutando i limiti che possono aver caratterizzato questa prima fase operativa del “Tavolo”, allo scopo di apportare i necessari correttivi e, quindi, ripartire dai risultati conseguiti e dall’opera di semina, che unitamente al “Forum dello Spettacolo”, ha permesso nella scorsa legislatura di mettere a punto delle proposte di legge condivise sia dai Partiti di maggioranza che di opposizione“.