Si è svolto lo scorso 8 febbraio, presso la Casa del Cinema di Roma, l’incontro Decreto sulle liberalizzazioni. Come cambia il diritto degli artisti. Quale sarà il futuro? Molti gli interventi, fra tecnici ed artisti, unico il messaggio che ne è uscito.
Il provvedimento di liberalizzazione, adottato dal Governo senza alcun confronto con i soggetti interessati, pregiudicherà i diritti degli artisti, causando la frammentazione del loro sistema di rappresentanza e producendo, di conseguenza, una minore tutela della categoria nel suo complesso, a tutto vantaggio di chi deve acquisire e pagare i diritti connessi (enti utilizzatori e produttori). La compresenza di due o più istituti operanti in regime di concorrenza sullo stesso diritto, rappresenterebbe un unicum in tutta Europa, poiché in nessun paese europeo esistono più collecting di artisti in competizione per un analogo diritto. I motivi sono ovvi: negli altri stati, gli artisti sono ben tutelati dalla legge e non sarebbe di certo ipotizzabile un sistema normativo che si ponesse in loro danno. Ciò che sta accadendo in Italia, in questi giorni, è la miglior prova della bontà del nostro ragionamento: diversi soggetti utilizzatori, infatti, ci hanno già comunicato che, in attesa degli sviluppi sul decreto relativo alle liberalizzazioni, non intendono corrispondere i diritti degli artisti. All’incontro ha preso parte anche il Presidente di Note Legali, Andrea Marco Ricci, il quale ha invitato le compagini degli artisti a pensare agli interessi generali della categoria esaltando il ruolo mutualistico (e non solo di collettore di compensi) di Nuovo IMAIE.