Si trova in sede di discussione la legge quadro sul lavoro nello spettacolo. Si appresta a passare per l’esame delle commissioni legislative, per poi approdare all’esame in Senato. Infine, salvo eventuali ostacoli in tali sedi, dovrebbe entrare in vigore come atto con forza di legge. L’approvazione di tale progetto è molto importante, rappresentando il primo tentativo, dal dopoguerra a oggi, di riformare la complessa disciplina di settore. Si appaia all’analogo tentativo di riforma dello spettacolo dal vivo, già segnalata tra le recenti news, già licenziata in un testo unico di base che ora andrà al vaglio delle commissioni parlamentari.
Come molti sanno, la disciplina in vigore risultata datata, per non dire inadeguata, oltre che frammentata in molteplici norme che rendono arduo anzitutto raccapezzarsi tra le mille leggi.
I punti fondamentali della legge quadro, che ha riunito diverse proposte di legge precedenti (tra cui qulle delle On.li Ceccacci Rubino, Bellanova, ecc.), fanno capo anzitutto alla discplina giuslavoristica e previdenziale dello spettacolo.
Per chi vuole approfondire, il testo della normativa, nella sua attuale versione di testo unificato elaborato dal Comitato ristretto, è disponibile qui.