Il consorzio France Créative di cui fanno parte 13 organismi che rappresentano gli operatori dell’industria culturale fra cui le società di autori SACEM (Société des auteurs, compositeurs et éditeurs de musique), e ADAGP (Société des auteurs dans les arts graphiques et plastiques) e la società di studi finanziari Ernst & Young hanno presentato il primo studio globale sul peso economico e sociale delle industrie creative in Francia. ?Secondo la ricerca, il settore dell’intrattenimento culturale occupa 1,2 milioni di persone e ha generato, nel 2011, un volume d’affari complessivo di 74 miliardi di euro, maggiore, ad esempio, del comparto auto (61,4 miliardi). Il settore delle arti grafiche e plastiche rappresenta all’incirca 20 miliardi di euro e dà lavoro a 300mila persone; segue lo spettacolo dal vivo con 8,4 miliardi e quasi 268mila posti di lavoro e la musica con 8,6 miliardi di euro e circa 241mila addetti.
Secondo il Direttore generale della Sacem Jean-Noël Tronc “le industrie culturali, con i loro 1,2 milioni di posti di lavoro in maggioranza non delocalizzabili, ripartiti su tutto il territorio e i loro 74,6 miliardi di euro di contributo all’economia francese sono una parte della soluzione alla sfida nazionale della crescita e dell’impiego. Passate pienamente al digitale, sono oggi le industrie del futuro“.
Per Marie-Anne Ferry Fall, Direttore generale dell’Adagp “Questo scenario ha una valenza fondamentale, quella di dimostrare che il settore della creazione e in particolare delle arti grafiche e plastiche rappresenta un tessuto economico e sociale di notevole importanza per il nostro Paese“.
Per illustrare i contenuti dello studio è stato inaugurato ieri il sito /www.francecreative.fr che riporta i risultati dello studio per ciascun settore di attività.
Fonte: SIAE