Anche la Gran Bretagna deve fare i conti con l’inarrestabile fenomeno del file sharing illegale che nel corso del 2007 ha portato al download illegale di oltre 10 miliardi di file protetti da diritto d’autore, da parte di circa 6 milioni di utenti fruitori dei sistemi peer2peer. Per fronteggiare questo problema, il Governo Britannico ha manifestato la propria volontà di intervenire legislativamente e regolamentare la responsabilità degli Internet Service Povider: qualora infatti questi non riescano a raggiungere un accordo con gli esponenti dell’industria musicale e videografica che propenda verso un concreto intervento di riduzione del downloading di materiale protetto da diritto d’autore, il Governo Britannico si e’ dichiarato pronto e seriamente intenzionato a intervenire entro aprile 2009, per dare una svolta positiva al mercato dell’ industria creativa del paese.
“Nell’arco di soli quattro mesi, due Governi, in Francia e Gran Bretagna, hanno abbracciato l’idea che gli Internet Service Provider siano i soggetti meglio indicati per intervenire attivamente nella lotta contro la pirateria digitale” ha dichiarato John Kennedy, direttore generale della International Federation of the Phonographic Industry (IFPI), il quale ha accolto con entusiasmo la serietà dell’iniziativa legislativa, ritenendola di propulsivo esempio per tutti i governi Europei.
Stefania Baldazzi