Dopo gli accertamenti effettuati nel novarese dalla Guardia di Finanza nel corso dell’operazione “Music In Black”, coordinata dalla Procura di Novara, sono stati individuati 126 esercizi commerciali (centri commerciali, negozi, farmacie e palestre) che diffondevano abusivamente musica: al centro dell’indagine un provider locale che aveva omesso di comunicare a SIAE ed SCF i dati relativi alla propria clientela, che così non pagava i diritti d’autore. Nel corso delle indagini sono stati recuperati dati che consentono di ricostruire con esattezza il numero e la tipologia di contenuti musicali diffusi all’interno dei singoli esercizi. Previste sanzioni amministrative e penali nei confronti del provider pirata, oltre a sanzioni amministrative per gli esercizi individuati – che in alcuni casi arrivano a 30 mila Euro – e pesanti sanzioni accessorie che possono arrivare alla sospensione o alla revoca delle autorizzazioni per esercitare l’attività commerciale.
Fonte: Musica & Dischi