La Siae presenta i dati ufficiali relativi al Mercato Fonografico, che rispetto ai dati delle major e degli indipendenti, sono comprensivi anche di quelli relativi ai piccoli produttori e a canali alternativi, difficilmente quantificabili al di fuori delle elaborazioni della stessa SIAE (Edicola, prodotti Premium). Il decremento delle vendite è univoco in ogni componente del mercato.
Il totale dei pezzi commercializzati nel corso del 2007 risulta essere di 80.364 (in migliaia di unità) pari a -16,61%, rispetto al dato SIAE del corrispondente anno 2006. La percentuale di calo è quasi coincidente con il dato FIMI che indica in -17% il crollo del fatturato discografico del 2007.
Un sintomo di particolare rilievo nell’oramai consolidata discesa del mercato off line, è la riduzione anche del “Canale Edicole” ossia delle vendite del cosiddetto mercato in abbinamento editoriale il quale, fino a qualche anno fa aveva mantenuto un trend di crescita che compensava, anche se solo in parte, il mercato già in crisi della vendita al dettaglio. Per esempio, analizzando le varie sub-categorie di questo particolare segmento, è emerso, rispetto all’anno precedente, un decremento di quasi il 33% delle vendite edicola nel settore del pubblico dominio (ovvero di supporti che riproducono opere che non comportano il versamento dei diritti d’autore in quanto gli autori non sono più tutelati per scadenza dei relativi termini).
La crisi del mercato in abbinamento editoriale, è anche indicatrice, da un altro punto di vista, della raggiunta saturazione dell’offerta nello specifico settore. I premium, cioè le licenze singole rilasciate per titolo relative a prodotti musicali distribuiti come omaggio promozionale in abbinamento a prodotti commerciali,pur restando imprevedibili nel loro andamento, risentono del generale trend e si cono drasticamente (-93,75%), mentre il settore “progetti speciali” a sua volta decresce di un 15,46%.
Il fenomeno della contraffazione dei supporti (off line) costituiva, fino al recente passato, la causa principale della erosione del mercato legale della discografia.
Attualmente, pur persistendo forme di pirateria tradizionale nel mercato dei supporti, la fruizione illegale di musica registrata appare più preoccupante, almeno in linea di trend, nel mercato digitale, generando una ulteriore contrazione nella vendita dei supporti fisici. Le nuove crescenti modalità di utilizzo legale dei contenuti musicali (memorie digitali IPOD, USB ecc.), ancora non compensano le minori vendite di supporti off line, ma contribuiscono a trasformare radicalmente il modo di fruire della musica da parte del consumatore finale.
Infine vanno tenuti in considerazione ulteriori fattori.
In primo luogo lo stato di stagnazione (con rischio di recessione) dei mercati, che incide su tutto il comparto dello spettacolo,non solo quello musicale, in secondo luogo il proliferare di offerte diversificate di gioco e intrattenimento che inducono scelte da parte del consumatore orientate in maniera alternativa rispetto al recente passato,i videogiochi, la pay tv, le già citate memorie trasferibili sino ai prodotti di telefonia mobile di ultima generazione che consentono in modo o nell’altro di disporre di file musicali facilmente fruibili.
A fronte del decremento delle vendite di musica registrata aumenta vistosamente la musica dal vivo.
Rilevando i dati dal consueto “Annuario dello Spettacolo” pubblicato dalla SIAE, è emerso infatti che il numero di concerti in particolare di musica leggera è aumentato nel 2007 di quasi un 14% rispetto al 2006, con incrementi del 21,58% negli ingressi e del 25,16% nella spesa al botteghino.
Fonte: Dirittodautore.it.