In base all’ultimo rapporto dell’International Intellectual Property Alliance (IIPA), l’Ucraina è al primo posto tra le nazioni dove prospera la pirateria. L’IIPA è l’organismo statunitense che comprende oltre 3.200 aziende riunite in sette associazioni e che dal 1984 si occupa della protezione del materiale coperto da copyright a livello internazionale. Dalle rilevazioni effettuate in 48 Paesi, è emerso che in Ucraina non vi sarebbe una legislazione in grado di contrastare l’illegalità e neppure una sensibilità adeguata da parte delle istituzioni. L’abitudine di utilizzare programmi copiati e senza licenza sarebbe infatti altamente diffusa non solo nel settore privato, ma anche nelle istituzioni e nelle organizzazioni pubbliche.
Il piano d’azione sottoscritto da Kiev e Washington nel 2010 per contenere e reprimere il fenomeno della pirateria non è mai stato adottato, cosicché, come evidenzia il rapporto dell’IIPA, in breve tempo l’Ucraina si è trasformata in un rifugio sicuro per organizzazioni criminali coinvolte nella pirateria digitale, che spazia dai software per il business e l’intrattenimento, fino alla musica e ai libri. L’ex repubblica sovietica non è soltanto il paradiso dei prodotti digitali non autorizzati ma rappresenta anche la base per la loro diffusione verso l’Unione Europea e, secondo l’organismo statunitense, la situazione sarebbe peggiorata negli ultimi due anni.
Nella classifica dell’IIPA, l’Ucraina precede la Cina, la Russia, l’India, l’Argentina, il Cile, il Costa Rica e l’Indonesia, che sono stati inseriti nella Priority Watch List per la mancanza di un’adeguata tutela della proprietà intellettuale. Altri venticinque Paesi sono presenti invece nella Watch List e tra questi c’è anche l’Italia.
Fonte: Audiocoop