Il Segretario Generale del Sindacato Nazionale Scrittori Alessandro Trigona Occhipinti, in relazione al provvedimento Agcom a tutela del diritto d’autore in rete, ha commentato: “E’ difficile credere che sulla questione del diritto d’autore e la sua tutela si possa creare una simile e, per certi versi, demagogica quanto puerile polemica, soprattutto da parte di chi, da sempre, si batte per difendere i diritti dei lavoratori. L’autore è un lavoratore, e come tutti i lavoratori (operai, impiegati, avvocati, ingegneri, ecc.) ha diritto ad un compenso per il lavoro, intellettuale e creativo, prestato: questo compenso si chiama diritto d’autore”.
?“Si dice che la cultura è di tutti – prosegue Trigona Occhipinti – anche la sanità è un diritto inalienabile, però nessuno mette in discussione che il medico debba essere pagato, così come l’avvocato che ci difende deve essere giustamente retribuito. Per tutte queste categorie vale la logica della giusta remunerazione, per gli autori no! Si replicherà che questa è demagogia: è vero! A demagogia si risponde con la demagogia. L’accesso ad internet deve essere garantito a tutti? Bene: computer gratis per tutti, programmi gratis per tutti. E, soprattutto, niente più abbonamenti telefonici se davvero vogliamo garantire il diritto all’accesso ad internet a tutti”.
?“Nel mondo del lavoro – conclude il Segretario del Sindacato Nazionale Scrittori – esistono i ‘precari’. E noi AUTORI siamo con loro, perché nessuno è più ‘precario’ di un autore. Anche il più fortunato ed economicamente retribuito è e rimane un “precario”. L’incertezza risiede nella sua capacità creativa di riuscire a “produrre” (e non usufruire) cultura. Venuta meno quella, mancandogli i supporti economici, l’autore rimane solo di fronte ad un pagina vuota e disperata”.
Fonte: Sindacato Nazionale Scrittori