Il contrassegno Siae, anche noto come “bollino”, non è più obbligatorio.
Ma attenzione, questo non esclude il pagamento dei diritti d’autore, spettante ad autori, compositori ed editori, per il diritto di riproduzione delle opere fissate sul supporto che si intende produrre.
Come noto, fino al 15 novembre, la produzione o importazione di supporti destinati al commercio, contenenti opere (o parti di opere) protette da diritto d’autore, richiedeva l’apposizione del cosiddetto “bollino Siae”.
Il bollino Siae è un contrassegno applicato su supporti multimediali (CD, DVD, ecc) che certifica l’autenticità di un supporto e mira a contrastarne la contraffazione.
Il bollino ha caratteristiche specifiche che lo rendono irriproducibile e contiene informazioni tra cui l’individuazione del produttore e il tipo di destinazione commercializzazione (ad esempio “vendita”, “omaggio”, ecc).
A seguito della modifica dell’art. 181bis della Legge sul diritto d’autore, attuata con la legge 14 novembre 2024, n. 166, l’obbligo di apporre il contrassegno è divenuto una semplice facoltà: il produttore dei supporti potrà ancora richiedere i bollini a Siae, ma non sarà in alcun modo tenuto a farlo.
I bollini resteranno una garanzia per il consumatore, utile per distinguere un prodotto autentico da uno contraffatto e per individuare con maggiore certezza chi produce il supporto o lo commercializza. L’applicazione del bollino resta una facoltà, e non un obbligo, anche per le copie destinate alla vendita all’estero.
Oltretutto, in futuro, il servizio di rilascio dei contrassegni (servizio di vidimazione) potrà essere svolto anche da altri soggetti, oltre che da Siae.
L’abolizione dell’obbligo di contrassegno, non deve trarre in inganno: la produzione di supporti audio e video destinati a un pubblico, salvo il caso di riproduzioni private ad uso personale, richiede l’autorizzazione da parte degli aventi diritto e il pagamento dei corrispettivi previsti per lo sfruttamento delle opere. In altre parole, sarà sempre necessario richiedere una licenza per la produzione di supporti.
La licenza, come sempre, potrà essere richiesta attraverso la collecting a cui sono iscritti autori ed editori delle opere utilizzate all’interno del supporto che si vuole produrre e distribuire.