Molti artisti in questi giorni hanno visto il video realizzato da alcuni attori italiani dal titolo “Una commedia italiana che non fa ridere”, che, sfruttando la notorietà di questi artisti e grazie a una realizzazione professionale, ha fatto conoscere ai media la “questione IMAIE”.
Intendo, con questo comunicato, fare chiarezza sull’argomento, in quanto tale video contiene diverse informazioni superficiali e idonee ad ingenerare tra gli artisti un allarme ingiustificato, vista l’ampia risonanza mediatica che il video sta riscuotendo.
Innanzitutto si sta trattando di due strutture diverse: IMAIE in Liquidazione – che si occupa delle utilizzazioni avvenute fino al 14 luglio 2009 – e il ?Nuovo IMAIE, che dal 14 luglio 2009 ha ereditato per legge 100/10 le funzioni di IMAIE in Liquidazione.
La ricostruzione dei fatti che ha portato all’estinzione dell’ente è ben riassunta nella relazione del Decreto del Prefetto di Roma, dove vengono messi in evidenza le responsabilità degli organi sociali dell’IMAIE. È possibile leggere il documento integrale a questo link. Di fatto, IMAIE non ha mai svolto il suo lavoro puntualmente mancando il suo scopo sociale principale: individuare e pagare gli artisti.
Note Legali è stata l’unica struttura, che senza chiedere agli artisti altro che la propria quota sociale, è sinora riuscita a recuperare da IMAIE in Liquidazione oltre 240.000 euro di compensi per oltre 370 artisti, avendo iniziato, sin dal maggio 2008, una collaborazione con gli uffici volta a comprendere le ragioni dei mancati pagamenti e rimediare a tale mancanza. Di fatto, attraverso la fornitura di dati completi, il repertorio di Note Legali, composto ad oggi da oltre 62.000 brani fornitici dai nostri soci, costituisce la base non solo per rimediare alle mancate individuazioni fatte sinora da IMAIE in Liquidazione, che porteranno nei prossimi 2 anni al recupero di tutte le somme dovute ai nostri associati, ma anche la base per il recupero delle somme dal Nuovo IMAIE.
Voltata quindi pagina, si è aperta la possibilità di creare un nuovo ente (Nuovo IMAIE), interamente gestito dagli artisti (non di proprietà dei sindacati), con finalmente nuovi presupposti per fare funzionare bene le cose. Note Legali ha assistito alla costituzione del Nuovo IMAIE ed ha partecipato attivamente alla sua vita in ogni fase.
Il Nuovo IMAIE opera in assoluta trasparenza: tutte le decisioni assunte sino ad ora (regolamento di ripartizione e regolamento di iscrizione) sono state il frutto di una ampia, talvolta accesa e, comunque, sempre approfondita discussione sviluppatasi in seno al Comitato Consultivo di assistenza e controllo, un organo che assiste il Presidente in questa fase di assenza di organi sociali democraticamente eletti, composto dai rappresentanti di oltre 25 associazioni di artisti che operano nel settore (tra le quali anche Note Legali) e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Tutte le riunioni del Comitato sono riprese da telecamere e diffuse dal sito web dell’Istituto (www.nuovoimaie.it) insieme ai relativi verbali, in modo da offrire a tutti gli artisti la possibilità di conoscere, con esattezza, il perché ed il come di qualsiasi decisione assunta.
Sempre in nome della trasparenza il Nuovo IMAIE ha divulgato, dal proprio sito web, il proprio repertorio video (opere cinematografiche e di fiction) e proprio in questi giorni è in corso il caricamento e l’aggiornamento del repertorio audio (registrazioni musicali), costituito da milioni di tracciati. Ciò al fine di consentire a tutti gli artisti interessati di poter conoscere la propria posizione (se di artista primario o comprimario) e, nel caso, chiedere la correzione di eventuali dati errati o incompleti: con l’adozione di tale straordinario sistema, l’artista, da casa, con il semplice utilizzo di un computer collegato in rete, potrà conoscere la propria posizione ed i passaggi delle opere cui ha preso parte e da cui deriva il diritto al compenso. In questo elenco vi è il repertorio di elaborato da Note Legali, che è non è ancora stato caricato in forma completa (non è pertanto da prendere in considerazione rispetto ad eventuali correzioni, ma è la riprova che il lavoro c’è, che verrà sistemato nei prossimi 2 mesi, in tempo utile per la prima ripartizione).
Si tratta di un sistema di rendicontazione e di comunicazione dei dati rendicontati unico al mondo, che pone l’istituto tra quelli più avanzati ed eccellenti, che ha riscosso l’unanime apprezzamento di tutte le omologhe società operanti in Europa e che segna una radicale discontinuità rispetto alla gestione di IMAIE, oggi in liquidazione.
Il Nuovo IMAIE, peraltro, in poco più di un anno dal suo insediamento, ha perfezionato oltre ottanta contratti con altrettanti utilizzatori di opere audiovisive (di cui oltre settanta mai avevano versato l’equo compenso dovuto agli artisti prima di ora), dai quali ha riscosso e sta riscuotendo compensi proporzionati e, comunque, commisurati all’effettivo utilizzo dell’opera, abbandonando, così, il sistema del pagamento a forfait, che tante critiche aveva giustamente sollevato tra gli addetti ai lavori. Peraltro, con altrettanta celerità, l’Istituto, già dal novembre dello scorso anno solare, sta provvedendo a pagare agli artisti del settore audiovisivo i compensi del secondo semestre 2009 in forma analitica, mentre nel prossimo giugno cominceranno ad essere messi in pagamento quelli del 2010 ed alla fine del corrente anno solare quelli del 2011: con una tempestività davvero apprezzabile, visto che con la precedente gestione intercorrevano oltre 5 anni tra la data di utilizzo dell’opera e quella di effettivo pagamento. Ne abbiamo la prova visto che alcuni nostri associati, che sono anche attori, hanno già percepito i compensi del 2009.
Nel campo musicale, il Nuovo IMAIE, per la prima volta, ha in corso di costituzione una grande banca dati, frutto della sinergia con tutte le associazioni rappresentative dei produttori, che dimezzerà i tempi di pagamento e darà finalmente certezza agli artisti aventi diritto. Peraltro, i pagamenti del secondo semestre 2009 cominceranno dal prossimo marzo 2012: anche qui, con tempi ragguardevoli, visto che il precedente istituto non riusciva a versare quanto dovuto agli artisti se non a distanza di oltre 5 anni. Per tale ragione invitiamo i nostri associati a iscriversi al Nuovo IMAIE e consegnarci i dischi prodotti negli ultimi anni.
Come è evidente, quindi, il cambiamento di rotta rispetto alla rovinosa gestione che ha portato alla messa in liquidazione di IMAIE è netta: a nulla vale pertanto sostenere che la dirigenza e il personale del Nuovo IMAIE sono i medesimi di IMAIE in Liquidazione. Se, infatti, a seguito della legge 100 del 2010, sono stati traghettati nel Nuovo IMAIE tutti i dipendenti di IMAIE in Liquidazione compreso il Direttore Generale, ciò è accaduto per salvaguardare il loro diritto al lavoro; d’altro canto, i risultati apportati in questo primo anno di lavoro, che non hanno precedenti nella storia della gestione collettiva del diritto connesso italiano, dimostrano come le responsabilità della cattiva gestione di IMAIE in Liquidazione non potessero essere addebitate ai dipendenti.
Del resto, la categoria degli artisti, che attraverso i propri rappresentanti nel Comitato Consultivo sta partecipando attivamente da oltre un anno alla definizione delle regole di funzionamento del Nuovo IMAIE, ha colto, con grande entusiasmo, l’efficacia e l’eccellenza del lavoro espletato: altrimenti non si spiegherebbe l’incredibile numero di iscrizioni che si sono avute in poche settimane e l’apprezzamento che gli uffici hanno riscosso da parte di tutti gli artisti che hanno potuto constatare il lavoro espletato e non si sono lasciati condizionare da generici slogan privi di riscontro fattuale.
Proprio ieri, in seno al Comitato Consultivo, è iniziata la discussione del regolamento elettorale e, dunque, ben presto (ipotizzo tra autunno 2012 e primavera 2013) finalmente, saranno costituiti gli organi eletti, che potranno proseguire il lavoro sinora espletato e finalmente restituire alla categoria ed al paese un istituto che possa orgogliosamente definirsi tra i primi in Europa in termini di efficienza, qualità e trasparenza. Come è evidente, quindi, il Nuovo IMAIE è già il luogo dove gli artisti italiani si fanno carico del proprio futuro e hanno, attraverso organismi democraticamente eletti, la possibilità di essere padroni del proprio destino.
Questa è la verità della quale possiamo fornire documentazione, che nessuno potrà mai contestare, non costituita da slogan.
Esprimiamo forte preoccupazione per la demagogia e la superficialità con la quale viene affrontato il tema della liberalizzazione del diritto connesso: mentre, infatti, normalmente una liberalizzazione porta l’indubbio vantaggio di abbassare il costo di un bene/servizio per la collettività, in questo caso il vantaggio non si vede. Innanzitutto, perché i soggetti che, trovandosi a trattare al ribasso con varie società di collecting, avranno un risparmio saranno gli utilizzatori (RAI, MEDIASET, SKY e l’emittenza radiotelevisiva), con grave danno per la categoria degli artisti. In secondo luogo, perché questo creerà gravi difficoltà nella ripartizione dei proventi spettanti agli artisti stessi, con un inevitabile aumento dei costi di gestione dovuti all’aumentare delle singole strutture. In terzo luogo perché un ente che abbia a cuore il generale interesse della categoria e non solo l’interesse economico privato può compiere attività mutualistiche e a sostegno della categoria stessa con maggiore respiro ed efficacia.
Appare insomma evidente qualora si venissero a creare più società di collecting verrebbe, in sostanza, a crearsi una concorrenza sì, ma tra gli artisti: sarebbero gli artisti a farsi concorrenza tra loro. Ed è evidente che tutti potrebbero avvantaggiarsene tranne gli artisti stessi. Viene il dubbio che sia proprio questo lo scopo che si intende auspicare con la liberalizzazione del diritto connesso: chi potrà effettivamente risparmiare saranno gli utilizzatori, che di fronte alla concorrenza (in sostanza tra artisti-lavoratori) potranno ottenere condizioni più favorevoli per se stessi.
Del resto, sarebbe sufficiente osservare quanto accade nel resto d’Europa: in nessun paese europeo sono presenti più collecting di artisti, che svolgono attività in concorrenza per la gestione di un medesimo diritto.
A coloro che non si sono mossi sinora per recuperare i propri compensi da IMAIE in Liquidazione posso solo dire: «Siete in tempo per recuperare almeno gli anni 2007-2009 leggete la pagina di recupero compensi sul nostro sito e affidatevi al nostro servizio di recupero!».
Ai nostri soci che non hanno ancora ricevuto alcun compenso da IMAIE in Liquidazione posso dire: «Abbiate pazienza, hanno tutto il nostro repertorio, quando verrà fatta la liquidazione degli anni 2007-2009, emergerà anche il pregresso».
A tutti gli artisti invece posso dire: «Il Nuovo IMAIE è un’opportunità storica: iscrivetevi, partecipate, occupatevene, dateci il mandato di rappresentarvi! Da marzo arriveranno i primi compensi basati sul repertorio da noi elaborato. I dati adesso ci sono, arriveranno anche i compensi!
Avv. Andrea Marco Ricci, PhD.
Presidente di Note Legali