Si è tenuta in occasione dell’apertura del Festival di Sanremo 2025 la quarta edizione degli Stati Generali della Musica, organizzata dal Tavolo Permanente dell’Industria Musicale Italiana presso gli spazi di Casa SIAE. Anche quest’anno l’incontro ha rappresentato un momento cruciale di dialogo tra i principali attori del settore musicale e le istituzioni, con la presenza del Sottosegretario di Stato alla Cultura, Gianmarco Mazzi.
Il Tavolo Permanente, che oggi raccoglie le 11 maggiori associazioni di categoria, con il supporto delle due più importanti società di gestione collettiva dei diritti d’autore e connessi (SIAE e NUOVO IMAIE), ha ribadito il valore dell’industria musicale in Italia, un settore che genera oltre 4 miliardi di euro, includendo il live, il diritto d’autore e la discografia, senza contare l’indotto. Anche Note Legali ha assistito all’incontro, seguendo come sempre con attenzione l’evolversi di tematiche essenziali per la tutela dei professionisti del settore musicale. Vediamo le principali questioni affrontate.
Nonostante la crescita del settore, sono emerse diverse criticità che necessitano di interventi urgenti per garantire la sostenibilità e lo sviluppo dell’industria musicale:
- Copia Privata e Diritti Connessi: si attende il rinnovo del Decreto Copia Privata, fondamentale per la tutela di autori, editori e produttori nell’era digitale. Il Presidente di NUOVOIMAIE, Andrea Miccichè, ha inoltre evidenziato la necessità di uno sportello unico per la raccolta dei diritti connessi. Attualmente in Parlamento è in discussione un disegno di legge per l’istituzione di una banca dati unica, un progetto che NUOVOIMAIE sostiene fortemente. Miccichè ha sottolineato che un modello simile è già attivo in Francia, dove la raccolta dei diritti connessi è tra le due e le tre volte superiore rispetto all’Italia. L’introduzione di uno sportello unico permetterebbe di eliminare le ambiguità e le difficoltà burocratiche per gli utilizzatori, migliorando la trasparenza e garantendo una più efficace distribuzione dei compensi agli aventi diritto.
- Intelligenza Artificiale: parere unanime sulla necessità di una corretta applicazione dell’AI ACT europeo e di una riflessione approfondita sull’impatto della IA sulla creatività musicale. Il recente studio di CISAC evidenzia una possibile riduzione del 24% della musica creata da esseri umani entro il 2028, con una perdita di fatturato di oltre 22 miliardi di euro.
- Bonus Cultura: i dati del 2024 mostrano un calo significativo dell’efficacia di questo strumento. Le associazioni chiedono una riforma che ne ampli la platea dei beneficiari per incentivare la cultura musicale tra i giovani.
- Nuovo Codice Spettacolo: il settore attende l’approvazione definitiva del testo, che includa misure di tutela e garanzia per la musica dal vivo e per l’intera filiera.
- Tax Credit: l’estensione del credito d’imposta al settore musicale è ritenuta essenziale per evitare discriminazioni rispetto ad altri comparti culturali e per sostenere sia la musica dal vivo che l’editoria musicale.
Il Sottosegretario Mazzi ha riconosciuto la necessità di un confronto continuo e ha espresso apertura verso molte delle richieste avanzate dal settore, pur evidenziando le difficoltà di implementazione di alcune misure. In particolare, ha confermato l’importanza dello sportello unico per la raccolta dei diritti connessi e ha difeso la revisione del Bonus Cultura, sottolineando la volontà del governo di sostenerne l’efficacia nel tempo.
Il Presidente della SIAE, Salvatore Nastasi, ha chiuso i lavori rinnovando l’appuntamento al prossimo anno con l’auspicio che le questioni aperte trovino una risoluzione concreta.
Anche Note Legali ha partecipato all’incontro, seguendo come sempre con attenzione l’evolversi di queste tematiche essenziali per la tutela dei professionisti del settore musicale.