La decisione di Apple di lanciare iTunes Radio, un servizio di streaming integrato con il suo preesistente e popolarissimo negozio digitale, si iscrive in una profonda trasformazione in corso nel mercato digitale: secondo i dati preliminari fatti circolare ufficiosamente da una major discografica americana – riportati da Paul Resnikoff su Digital Music News – le vendite di download negli Stati Uniti sono già calate di circa il 3 per cento rispetto all’anno scorso. Se – come si pensa – le cifre ufficiali di Nielsen SoundScan attese in due o tre settimane confermeranno la tendenza, il 2013 sarà dunque probabilmente il primo anno in cui i file audio scaricati a pagamento registreranno un decremento negli Usa. “Se Nielsen dirà che (il calo) è meno del 2 per cento sarà una falsificazione“, sostiene il dirigente major interpellato dal sito americano. “Forse le cose miglioreranno nel quarto trimestre, ma quasi certamente i download sono destinati a calare nel complesso dei dodici mesi“. Il problema riguarderebbe non solo i singoli ma anche gli album, dove la crescita del formato digitale – ridottasi però a incrementi percentuali a una cifra – non basta a compensare la continua riduzione del mercato dei cd.
Alla crisi dei download, come noto, si contrappone lo sviluppo sostenuto dello streaming musicale: in due anni e mezzo (settembre 2011 – marzo 2013) il solo Spotify ha triplicato gli abbonati a pagamento da 2 a 6 milioni, e dovrebbe sfondare a breve il muro dei 7 milioni di utenti paganti.
Fonte: Rockol