Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo, con l’ausilio tecnico di F.P.M. – Federazione contro la Pirateria Musicale – ha portato a termine l’operazione “Colombo”, volta ad arginare il fenomeno dell’illecita condivisione sul web di opere tutelate dalla normativa sul diritto d’autore tramite il sistema “bit torrent”. L’operazione, svolta in diverse regioni d’Italia (Lombardia, Emilia Romagna, Molise, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio), già nel luglio del 2008 aveva portato al sequestro del sito internet www.colombo-bt.org, portale della pirateria all’epoca tra i più diffusi in Italia, al quale è stato inibito l’acceso agli utenti da un provvedimento del GIP di Bergamo comunicato a tutti gli Internet Service Providers italiani.
Il sito posto sotto sequestro aveva un motore di ricerca interno, definito tracker, in grado di localizzare mediante l’inserimento di parole chiave le opere di interesse, e coordinare le richieste degli utenti che volevano scaricarle. Indicando un’opera si generava un elenco di file corrispondenti da scaricare. Ciascun soggetto interessato doveva registrarsi sul sito attraverso un “nome utente” ed una password, dopodiché aveva accesso ad un database online suddiviso per aree tematiche (musica, film, fiction, software, videogiochi), da cui attingere con facilità.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, si sono rivelate particolarmente complesse: i gestori del sito non erano adolescenti esperti di informatica con la passione per la pirateria ma adulti, alcuni dei quali dotati di spiccate conoscenze tecniche, che per la gestione del sito avevano installato dei server in una società di hosting e housing della Repubblica Ceca. Al portale accedevano milioni di utenti interessati a condividere e scaricare illecitamente enormi quantità di files multimediali, tra opere musicali in formato MP3 della discografia italiana ed internazionale, film di recentissima programmazione e costosi programmi informatici. Gli accessi al mese sono stati quantificati in circa 800.000.
L’anonimato dei componenti dello staff, che si celavano sotto nomi in codice è stato inizialmente superato per alcuni di loro attraverso la meticolosa ricostruzione delle tracce lasciate dalle donazioni degli utenti per consentire lo sviluppo del sito (acquisto di nuovi server) attraverso canali di pagamento internazionali on line. Tali rapporti ed un conto corrente postale di riferimento in Italia, così come peraltro la registrazione del dominio internet, sono risultati intestati ad un nominativo di fantasia, fornito da un prestanome compiacente utilizzando un documento falso. ?Dopo aver ricostruito la vera identità della persona, residente a Rimini, le indagini hanno permesso di individuare in breve tempo i nominativi di due degli amministratori del sito, uno dei quali della stessa città della riviera romagnola e l’altro, il fondatore, di Campobasso. Dall’esame dei loro computer e di altro hardware sequestrato sono emerse le prove delle illecite attività realizzate attraverso il sito www.colombo-bt.org nonché le tracce che hanno permesso di risalire ad altre tre persone (residenti a Roma, Conegliano Veneto e in Germania) responsabili dei reati contestati.
L’analisi del contenuto del sito ha inoltre permesso di constatare come lo stesso, dal gennaio del 2007 al luglio del 2008, abbia annoverato oltre 400.000 utenti registrati, 36.328 torrent disponibili ed un numero complessivo di download superiore a 580 milioni, di cui oltre 450 milioni riferibili al settore musicale.
Fonte: F.P.M.