Al convegno “Diritto e rovescio d’autore in Italia” – organizzato nei giorni scorsi a Castellanza dalla Liuc-Università Cattaneo per parlare della storia della Siae e ricostruire il percorso sociologico e giuridico del copyright alla luce delle nuove tecnologie digitali e della rete – Gino Paoli è intervenuto nella duplice veste di cantautore e presidente della Siae insieme al direttore generale Gaetano Blandini: “Oggi è ritenuto normale scaricare musica, senza rispetto del lavoro altrui” ha commentato Paoli che ha definito la Siae “un baluardo di cultura” e, citando Kant, ha ricordato che “il prodotto di un autore è una proprietà che come tale dev’essere rispettata”. Il presidente della Siae ha poi spiegato che il diritto d’autore sta attraversando un mutamento enorme ma di una cosa è certo: “Se gli artisti sopravviveranno a malapena, i primi a rimetterci non saranno loro ma chi la musica la ascolta”.
“Oggi ci sono proposte di liberalizzazione scriteriata, addirittura interrogazioni in Parlamento per tutelare la libertà della rete, anziché gli autori” ha sottolineato nel suo intervento il direttore generale della Siae Gaetano Blandini che ha evidenziato il grande lavoro di risanamento portato avanti negli ultimi anni “pagando le tasse fino all’ultimo centesimo. Non si può dire la stessa cosa di società che cercano di farci concorrenza sleale, con sede legale nei paradisi fiscali, che tengono il 50% degli utili anziché il 25% e che abbiamo denunciato in sede civile e penale”.
Fonte: SIAE