AGGIORNAMENTO (1/12/2021): data la delicatezza dell’argomento abbiamo chiesto, per il tramite degli organismi di cui facciamo parte (CAM, UNISCA), l’interpretazione autentica del legislatore, perché il dettato letterale della norma e la sua interpretazione stanno generando confusione e interpretazioni difformi, peraltro parimenti plausibili. Il Governo chiarisca!
Entrerà in vigore dal 6 dicembre al 15 gennaio anche nelle regioni in zona bianca il cosiddetto super green pass, la certificazione verde covid rafforzata riservata ai vaccinati e ai guariti da Covid – 19, prevista già dal 29 novembre nelle zone gialle e arancioni.
Il nuovo certificato verde, messo in campo dal Governo per contrastare la quarta ondata, servirà per accedere a determinate attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni a partire dalla zona gialla, tra cui le attività di spettacolo e quelle di ristorazione al chiuso.
Questa volta il Governo ha specificato chiaramente nel Decreto 172 del 26 novembre 2021 che le disposizioni relative al green pass rafforzato valgono sia per chi svolge le attività sia per chi ne fruisce.
I soggetti che svolgono le attività sono chiaramente i lavoratori, pertanto in questo caso non paiono esserci dubbi in merito alla necessità di possedere il super green pass per i musicisti che si esibiscono.
Le attività oggetto della normativa sono le seguenti:
– Spettacoli
– Ristorazione al chiuso
– Feste e discoteche
– Cerimonie pubbliche
– Eventi sportivi (spettatori)
L’elencazione precisa delle attività porta ad affermare che il green pass rafforzato è necessario, oltre che per i concerti veri e propri – sia all’aperto che al chiuso – anche per eventi come intrattenimenti in luoghi di ristorazione al chiuso.
Unica ipotesi in cui si potrebbe sostenere la mancanza dell’obbligo di green pass rafforzato è quella dei “concertini” all’aperto; in altre parole eventi di musica dal vivo organizzati all’aperto da attività di ristorazione. Tuttavia, considerata la stagione, l’ipotesi è di difficile applicazione.
Pertanto al momento, secondo quanto indicato dal Governo, pare non possano esserci dubbi sulla necessità di essere vaccinati o guariti da meno di 6 mesi per potersi esibire, sia in concerti veri e propri che in eventi di musica dal vivo all’interno di locali come ristornati, pub, ecc., e che non basterà il tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
Vedremo quali saranno i successivi sviluppi. In ogni caso, per eventuali dubbi, è sempre opportuno chiedere informazioni alle istituzioni locali (uffici del Comune o Prefettura), in modo da essere certi sull’interpretazione data da chi di fatto applica la normativa e dispone i controlli sul territorio.