La FIMI coglie l’occasione data dal recente dibattito politico sull’IVA applicata alle televisioni satellitari, per riprendere la battaglia a favore della revisione dell’aliquota IVA sui supporti fonografici, attualmente fissata al 20 % contro ad esempio il 4 % di un libro. Secondo la Federazione dell’Industria Musicale Italiana, aderente a Confindustria, sarebbe ora di mettere mano ad una intera riforma della fiscalità sui prodotti culturali e di intrattenimento che oggi vede assurde disparità tra settori.
FONTE: FIMI