La vicenda di IMAIE arriva alla Camera dei Deputati, con un’interpellanza parlamentare presentata dal deputato del Pdl Fiorella Ceccacci Rubino, riguardante il futuro dell’ente a seguito del procedimento di estinzione.
In particolare, con la premessa che “l’estinzione dell’Imaie non estingue il diritto all’equo compenso degli artisti interpreti esecutori […], la cui continua e puntuale soddisfazione ha spinto il Ministero per i beni e le attività culturali ad attivare un tavolo tecnico per ridefinire entro il 31 dicembre 2009 la nuova Imaie”, l’interpellanza richiede “se il Governo non ritenga auspicabile che l’Imaie venga trasformato in un ente pubblico economico a base associativa, e se quindi non ritenga opportuno assumere iniziative in tale direzione”.
La richiesta all’esecutivo prende spunto dall’accordo tra Cgil, Cisl e Uil “di continuare nell’assetto organizzativo e gestionale precedente attraverso l’applicazione della disciplina prevista per le persone giuridiche private”, piuttosto che “optare per la natura giuridica di ente pubblico economico a base associativa”, sotto il diretto controllo del Ministero per i beni e le attività culturali e della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Come sempre Note Legali cerca di mantenere aggiornati i propri soci su questa importante vicenda: vi invitiamo perciò a leggere il testo completo dell’interrogazione, consultabile qui.