Bergamo, 24 mar. – L’ispettore della S.I.A.E. si e’ presentato al proprietario di una discoteca chiedendo 2.000 euro per segnalare un minore numero di presenti. E’ stato cosi’ arrestato con l’accusa di concussione un agente di commercio di 40 anni, residente a Sant’Omobono.
L’uomo, nei fine settimana lavorava come ispettore per conto della S.I.A.E., contando i clienti delle discoteche per le verifiche sui versamenti dovuti per i diritti d’autore. In questa veste si sarebbe presentato al titolare di una discoteca di Dalmine, chiedendo il denaro per indicare meno presenti del reale.
Il responsabile del locale ha invece avvertito i carabinieri che, dopo una serie di intercettazioni, hanno fissato un incontro per la consegna dei contanti: i soldi pero’ erano stati segnati e fotocopiati. E durante lo scambio, avvenuto nella notte, sono scattate le manette: l’arresto e’ stato convalidato dal gip, che ha disposto gli arresti domiciliari. L’accusato si e’ difeso dicendo di avere riscosso i soldi per conto di un collega.