“Non c’è più tempo: o si decide di intervenire per tutelare davvero e senza riserve il diritto alla creatività e alle idee, e si adottano gli strumenti che tale tutela richiede e merita, o ci si deve consapevolmente abbandonare all’oblio, all’inevitabile e progressivo abbandono della produzione culturale, all’omogeneizzazione dei contenuti”. È questo il grido d’allarme lanciato dal direttore generale della SIAE, Gaetano Blandini, nel suo intervento al workshop “Il diritto d’autore online: modelli a confronto”, organizzato oggi dall’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, a Montecitorio.
“La mancanza di tutela del diritto d’autore aggredisce quotidianamente la possibilità di fare occupazione e la produzione di idee, diffondendo invece povertà a molti e concentrando ricchezza su pochissimi – ha aggiunto Blandini – Voglio anche sgombrare il campo da molti equivoci cavalcati da chi discute di copyright. Il diritto d’autore non c’entra nulla con la libertà d’espressione che nessuno mette in dubbio ed è cosa diversa dalla libertà di vedere tutelata la propria produzione autoriale. L’articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo chiarisce che ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore. Il diritto d’autore è alla base del progresso di un paese, della sua creatività e della sua cultura. Non esiste alcuna libertà che possa giustificare e rendere lecite iniziative di appropriazione di beni altrui, ivi incluso il bene oggetto di diritto d’autore”.
Da tempo l’Agcom è impegnata in consultazioni pubbliche, indagini conoscitive e altre iniziative che dovevano portare a un regolamento sul diritto d’autore on line, annunciato dal precedente presidente Calabrò e mai emanato. L’attuale responsabile, Cardani, sta avviando un’approfondita riflessione sul mercato dei contenuti digitali. E oggi ha chiarito che “la pirateria digitale è un fenomeno complesso, che richiede anzitutto un approccio di educazione alla cultura della legalità nella fruizione dei contenuti. In questo senso, l’approccio dell’ Agcom è volto in primo luogo a educare i cittadini-utenti“.
“Servono strumenti di enforcement per contrastare qualsiasi fenomeno di pirateria – ha detto nel suo intervento Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale – le aziende dell’industria tecnologica sono disposte a collaborare, ma devono essere protette da questo punto di vista e non possiamo essere noi i poliziotti della rete. Al contrario abbiamo bisogno di un input chiaro e preciso da parte dell’ Autorità“.
L’intervento integrale del Direttore Generale Gaetano Blandini è disponibile a questo link