“La direttiva Barnier non esclude il monopolio di SIAE, che auspico mantenga l’esclusiva territoriale. Il monopolio non preclude lo sviluppo ma aumenta l’efficienza“. Lo ha detto all’Ansa l’avvocato Luca Scordino, consigliere di gestione SIAE, parlando dell’attuazione in Italia delle norme per la gestione collettiva dei diritti d’autore e connessi contenute nella direttiva Barnier a margine del convegno organizzato a Roma dalla Luiss insieme allo Studio Legale Dike.
“Il tema, infatti, non è la liberalizzazione ma l’aggregazione dei repertori: solo un repertorio unificato consente una trattazione più efficace e utile ad artisti grandi e piccoli – ha aggiunto – Il mondo autorale vale il 3% del Pil, 1 milione di lavoratori ed ha una complessità di gestione che non può essere semplificata con la liberalizzazione“.
“Il dibattito non è tanto sul monopolio o no all’interno del mercato italiano – ha precisato il direttore generale SIAE Gaetano Blandini conversando con l’Adnkronos – Ormai la sfida non riguarda più i singoli Paesi non è più nazionale, non riguarda l’Italia e SIAE, la sfida ora è internazionale, globale. Ormai o si hanno le capacità tecnologiche, finanziarie, di autorevolezza e di massa critica del repertorio per competere nel mercato internazionale oppure stiamo parlando del nulla“.
“SIAE è migliorata molto e deve migliorare ancora per competere sul mercato internazionale ma credo che sia sulla strada giusta ed il compito di SIAE non è quello di fare profitti, come vorrebbero fare gli altri player interessati ad entrare nel nostro mercato, ma è quello di tutelare e valorizzare gli autori e i creatori di opere dell’ingegno” ha concluso Blandini.
A questo link è possibile reperire le slide utilizzate dal Consigliere di Gestione della SIAE, Luca Scordino, nell’ambito del convegno organizzato dallo Studio Legale Dike lo scorso 8 giugno a Roma, presso la LUISS.
Fonte: SIAE