Nel 2012 la società tedesca GEMA ha riportato una leggera diminuzione nelle entrate per il secondo anno consecutivo. Complessivamente sono stati incassati 820,2 milioni di euro, con un calo dello 0,6% rispetto agli 825,5 milioni di euro del 2011. Gli utili realizzati grazie all’aumento degli introiti dall’emittenza e dall’estero sono stati vanificati dal crollo delle entrate dal settore dei diritti di riproduzione meccanica e dal versamento di un rimborso relativo ai pagamenti per i servizi on-demand all’associazione tedesca Bitkom al termine di una procedura arbitrale. La GEMA rappresenta i diritti d’autore di più di 64.000 associati tra compositori, parolieri ed editori musicali e di oltre due milioni di titolari di copyright di tutto il mondo. ?La Germania è il quarto mercato mondiale della musica registrata e il secondo d’Europa. Il valore commerciale delle vendite di musica registrata è diminuito quasi ogni anno dal 2000, con una o due eccezioni, anche se in misura inferiore rispetto alla maggior parte degli altri mercati sviluppati. Universal Music Group (UMG) è rimasta la maggiore casa discografica della Germania nel 2012, con una quota di mercato del 30,8%, in aumento rispetto al 26,4% del 2011 anche grazie all’acquisizione della EMI. Contro il file-sharing e altre forme non autorizzate di distribuzione della musica, la Germania ha evitato di introdurre una legislazione basata su risposte graduali, ma ha spinto i detentori dei diritti ad intraprendere azioni civili nei confronti dei trasgressori. In base ad uno studio commissionato lo scorso anno dalla BMVI, l’associazione tedesca dell’industria musicale, l’opinione pubblica è sempre più favorevole all’utilizzo di avvisi e sanzioni per ridurre le violazioni del copyright in rete.