“La mancanza di provvedimenti finalizzati a rendere funzionante il libero mercato finisce col bloccarlo con grave danno per l’intera categoria; le istituzioni garantiscano tempi brevi per il funzionamento di tutto il sistema di pagamento dei compensi relativi ai diritti degli Artisti Interpreti Esecutori”.
A lanciare l’allarme sono gli Artisti del Nuovo IMAIE, (l’Istituto per la tutela dei diritti degli Artisti Interpreti Esecutori,che rappresenta oltre 5.000 artisti in Italia e 350.000 nel mondo), con un appello inviato a Governo e Parlamento.
Gli Artisti firmatari chiedono un immediato intervento legislativo che renda funzionante la liberalizzazione del mercato per la gestione del diritto connesso.
Contestano gli Artisti che “le questioni lasciate aperte e non chiarite dalla legge sulla liberalizzazione, hanno già dato vita a controversie e ad azioni legali, in una guerra senza quartiere di tutti contro tutti”.
Oggi, infatti, le emittenti televisive e le associazioni di produttori discografici indeboliscono la categoria rifiutandosi di rinnovare accordi fermi a dicembre 2011, versando acconti sugli anni pregressi solo a fronte di manleve e quote di riserva per accantonamento.
A dare forza alla posizione dell’Istituto, tra gli altri, uno dei suoi principali esponenti, Giulio Scarpati, che dichiara: “E’ necessario fare presto per uscire da questa assurda ed ingiusta situazione e passare subito ai fatti, perché la liberalizzazione non fa che aggravare la generale crisi di un settore così importante“.
Centinaia gli artisti firmatari, solo alcuni nomi: Ennio Morricone, Mina, Andrea Bocelli, Virna Lisi, Massimo Ranieri, Claudio Baglioni, Pooh, Franco Nero, Nino Frassica, Franco Battiato, Ottavia Piccolo, Lucrezia Lante della Rovere, Lunetta Savino, Subsonica, Luca Ward, Eugenio e Edoardo Bennato, Lino Banfi, Luisa Ranieri, Massimo Dapporto, Max Gazzè, Flavio Insinna, Nek, Patty Pravo, Debora Caprioglio, Enrico Montesano, Neffa, Marco Masini, Ron, Gianmarco Tognazzi, Nicolas Vaporidis.
Fonte: Nuovo IMAIE