Si è tenuta lo scorso 4 novembre a Roma, presso la Biblioteca e Museo teatrale del Burcardo, la conferenza stampa di presentazione dei dati Siae sull’attività di spettacolo relativi al primo semestre 2010, alla presenza del Presidente Giorgio Assumma, e del direttore della Divisione Servizi Marina Landi.
“Per il primo semestre di quest’anno – ha dichiarato il presidente Assumma – la spesa del pubblico italiano per lo spettacolo ha registrato un aumento dell’8% rispetto al primo semestre del 2009”. Un buon risultato, che tuttavia “non è così eclatante come si potrebbe ritenere a prima vista” in quanto sotto la denominazione ‘spettacolo’ vengono inserite, secondo la tradizione, tanto le mostre quanto le attività sportive. Gli aumenti più significativi riguardano proprio le mostre (+ 43%) e il cinema (+ 25%), industria culturale che secondo il presidente Siae “occupa un posto di rilievo nella produttività imprenditoriale del nostro Paese e merita di essere incentivata ed aiutata dallo Stato, come fonte di lavoro e di sviluppo economico e come componente primaria della nostra identità culturale all’estero”.
?“Il pubblico italiano – ha proseguito Assumma – continua a spendere ormai da due anni in misura crescente per i prodotti dello spettacolo. Questo è un fenomeno tipico dei periodi di crisi economica: è come se il pubblico volesse annegare le ansie collettive e personali in distrazioni emotive ed intellettuali”.
?Il direttore della Divisione Servizi Marina Landi ha poi illustrato le risultanze dei dati raccolti ed elaborati dalla Siae su tutto il territorio nazionale nei primi sei mesi dell’anno su quasi due milioni di spettacoli. ?La spesa del pubblico italiano per lo spettacolo e lo sport è stata di oltre 1.662 milioni di euro, con un notevole aumento (+8,28%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Solo per l’acquisto di biglietti e abbonamenti (spesa al botteghino) gli italiani hanno speso 1.048 milioni di euro (+9,05%), mentre la restante somma di 614 milioni di euro riguarda tutte le “prestazioni accessorie” richieste in occasione della partecipazione ad eventi spettacolistici, e cioè consumazioni al bar, prevendita di biglietti, prenotazione di posti, servizio guardaroba ecc. ?Sono aumentati anche l’afflusso ai luoghi di spettacoli (+5,72% con oltre 126 milioni di biglietti e abbonamenti venduti) e il numero degli spettacoli (+21,7%). In lieve calo invece (-2,49%) il volume di affari (2.233 milioni di euro), che oltre alla spesa del pubblico comprende anche altri importi relativi alla realizzazione di spettacoli, come la pubblicità, le sponsorizzazioni, i finanziamenti, i diritti televisivi.
?Per quanto riguarda i singoli settori, il cinema presenta segnali positivi in quasi tutti gli indicatori di spesa (numero di spettacoli, ingressi e spesa al botteghino). Buoni risultati anche per il teatro nonostante un calo dell’offerta di spettacoli (-7,67%), mentre è in calo l’attività concertistica. Il settore “Ballo e concertini” con 477 milioni di euro è, in valore assoluto, al primo posto tra tutte le attività di spettacolo nonostante un calo registrato per tutti gli indicatori di spesa. Il settore dello sport è al primo posto per il volume d’affari, che ha superato i 721 milioni di euro, anche se registra una flessione (-16,20%) rispetto al semestre precedente. Le mostre hanno fatto registrare il più alto incremento nella spesa del pubblico, il 43,88% in più rispetto al primo semestre 2009.
Fonte: SIAE