A seguito delle azioni intraprese dalle associazioni di categoria e dai sindacati per segnalare al Mic le incongruenze circa l’esclusione dal sostegno previsto dal DM 236/2022 di moltissimi lavoratori, la Direzione Generale Spettacolo ha fornito alcuni importanti chiarimenti.
- Soggetti con domande in corso di definizione (Allegato 2):
Tali richiedenti risultano esclusi perché “il reddito da lavoro nello spettacolo non è prevalente rispetto agli altri redditi”. Qualora si ritenga di essere stati posti ingiustamente in questo elenco, è possibile inviare una richiesta di riesame a scritturatispettacolodalvivo@cultura.gov.it allegando quanta più documentazione possibile a dimostrare il possesso dei requisiti richiesti. Non c’è una scadenza formale, ma consigliamo di inviare tale comunicazione quanto prima.
- Soggetti non ammessi – (Allegato 3)
Esclusi perché pensionati o percettori di reddito di cittadinanza.
- Soggetti ammessi inizialmente ma rigettati in seguito – (Allegato A del 25/01/2023)
Esclusi per carenza del requisito del lavoro a tempo determinato.
A tale proposito, per quanto riguarda il caso delle domande – inizialmente accolte e poi respinte – di lavoratori intermittenti a tempo indeterminato, in seguito alle segnalazioni pervenute la Direzione Generale Spettacolo ha posto un quesito all’Avvocatura di Stato, ed ha altresì disposto ulteriori chiarimenti in relazione alle singole casistiche. Sarà necessario attendere qualche settimana per conoscere le risposte in merito. Anche in questo caso, se si ritiene che l’esclusione sia immotivata bisogna inviare una mail a scritturatispettacolodalvivo@cultura.gov.it allegando documentazione idonea.
Terminate le verifiche e gli approfondimenti tuttora in corso la Direzione Generale Spettacolo procederà all’emanazione di un provvedimento riepilogativo e conclusivo dell’intera procedura con la definizione delle posizioni ammesse e respinte nonché del relativo contributo.
Infine è stato reso noto che sono state inviate ad INPS le disposizioni di pagamento per coloro i quali risultano già aventi diritto (ad oggi 8141 posizioni). È stato inoltre confermato che quando saranno prese le decisioni sui casi contestati, i soldi stanziati dallo Stato attualmente non distribuiti verranno destinati agli aventi diritto.
Qui è possibile leggere la comunicazione ufficiale del Ministero della Cultura.