La società degli autori ed editori spagnola SGAE ha riportato una grande diminuzione delle entrate nel 2012. Tra tutti i Paesi europei, la Spagna ha registrato il crollo più grave nelle vendite di musica registrata. All’inizio di quest’anno, l’associazione di categoria Promusicae ha dichiarato che nel 2012 i ricavi dalle vendite di musica registrata nel Paese iberico sono stati pari ad appena un quarto delle cifre del 2000. Complessivamente, gli incassi della SGAE sono scesi del 16,2% nel 2012 rispetto all’anno precedente e sono risultati pari a 268,3 milioni di euro. In pratica, tutte le principali fonti di reddito della società hanno subito un declino e con l’economia che sta ancora lottando per fare passi avanti, le previsioni sono negative anche per il 2013. Nei primi tre mesi dell’anno il PIL della Spagna si è ridotto dello 0,5%, facendo registrare una diminuzione per il settimo trimestre consecutivo, e non ci si aspetta un’inversione di tendenza prima della fine dell’anno.
Nei giorni scorsi, il consiglio d’amministrazione della SGAE ha sfiduciato il presidente Antonio Reixa, che era stato eletto quindici mesi fa, perché ritenuto incapace di ricompattare l’organizzazione e di restaurarne l’immagine presso l’opinione pubblica, mentre l’interessato ha dichiarato di essere stato estromesso per aver deciso di perseguire le emittenti televisive da lui accusate di pratiche fraudolente nel pagamento dei diritti agli autori e agli editori. Il presidente ad interim è il cineasta Miguel Hermoso, in attesa che giovedì prossimo venga nominato il successore di Antonio Reixa.
Fonte: SIAE