YouTube è oggigiorno uno dei siti web più utilizzati al mondo da parte di numerosi utenti che desiderano sviluppare le proprie attività anche attraverso la condivisione di filmati e prodotti audiovisivi.
Fondato nel 2005 e acquisito da Google Inc. nel novembre 2006, YouTube è cresciuto velocemente ed è oggi divenuto il leader dei video online, utilizzato non soltanto dai soggetti singoli ma anche da società internazionali che caricano e condividono via web i propri contenuti digitali (come BBC, Universal Music, Sony music, e molti altri).
Si tratta di uno strumento prezioso sfruttato anche da molti musicisti, specialmente emergenti, che mirano a creare contatti diretti con i propri fan, ottenendo maggiore visibilità e promozione: tramite la creazione di un proprio account personale essi possono infatti caricare i propri filmati e condividerli via web, commentare i video altrui e inviare video di risposta, salvare i preferiti per vederli in un momento successivo e molte altre attività.
I servizi offerti da YouTube sono gratuiti e aperti a tutti purché ovviamente gli utenti ne rispettino i termini e le condizioni di legge generali previste nei “Terms of use” la cui linea guida è costituita dal divieto di pubblicare materiale protetto da diritto d’autore imposto indistintamente a tutti gli utenti. Nello specifico, le condizioni generali di contratto possono riassumersi nei seguenti punti salienti:
– Art. 1) Accettazione: l’accettazione dei termini contrattuali generali è considerata implicita nel momento in cui l’utente utilizza il sito per caricarvi contenuti video.
– Art. 2) YouTube Website: le condizioni generali di contratto si applicano a tutti gli utilizzatori del Website, il quale può contenere link a siti web di terze parti i cui contenuti non sono sottoposti al controllo di YouTube che non si assume alcuna responsabilità relativamente all’uso degli stessi da parte dei suoi utenti.
– Art. 3) Account: il responsabile di ciascun account è l’utente stesso, il quale deve mantenere la sua password di accesso segreta e non può utilizzare l’account altrui senza permesso.
– Art. 4) Uso generale – permessi e restrizioni. L’accesso al Website è consentito purché l’utente rispetti le seguenti condizioni: 1) non distribuisca nessun contenuto del sito senza l’autorizzazione di YouTube; 2) non esegua modifiche o alterazioni dei contenuti; 3) non acceda ai video attraverso l’utilizzo di mezzi diversi dalla pagina di video playback del sito stesso, da YouTube Embeddable Player o da altri strumenti autorizzati da YouTube; 4) non utilizzi il sito per scopi commerciali, quali la vendita di pubblicità o dell’accesso al sito; 5) indichi il link a YouTube nel caso in cui utilizzi YouTube Embeddable Player sul proprio sito; 6) non utilizzi sistemi automatici di accesso tali da provocare un sovraccarico di richieste al server;
– Art. 5) Utilizzo dei contenuti. I contenuti possono essere utilizzati solo per scopo personale, escluso quindi ogni sfruttamento di tipo economico quale il download, la copia, la riproduzione, la distribuzione, la vendita, il broadcast, ecc.
– Art. 6) User Submissions. Con questo termine si fa riferimento ai contenuti video e di testo caricati sul sito direttamente dagli utenti i quali sono ritenuti responsabili della corretta pubblicazione degli stessi nel rispetto dei diritti coinvolti: essi devono garantire di aver ottenuto le necessarie licenze e permessi per autorizzare YouTube alla diffusione dei medesimi via web. Titolari dei diritti su tali contenuti rimangono gli utenti che li hanno caricati.
– Art. 8) Digital Millennium Copyright Act. In caso di pubblicazione di contenuti protetti dal diritto d’autore e non autorizzati, il titolare di tali diritti può inoltrare un avviso scritto di violazione del copyright ai sensi del Digital Millennium Copyright Act, compilando un apposito modulo di reclamo disponibile sul sito web finalizzato alla rimozione dei suddetti contenuti;
– Art. 9) Clausola di garanzia e Art 10) Limitazioni di responsabilità. Con l’accettazione di queste clausole l’utilizzatore di YouTube si assume il rischio delle proprie azioni e accetta di difendere, risarcire e mantenere indenne YouTube di fronte a qualunque rivendicazione, obbligazione, perdita, richiesta di risarcimento derivante dallo scorretto uso del sito, dalla inosservanza delle condizioni di legge, da violazioni dei diritti di terzi coinvolti nei video pubblicati effettuate dall’utente. I collaboratori di YouTube, inclusi funzionari, dirigenti e dipendenti, non garantiscono il controllo preventivo di alcun contenuto negano ogni responsabilità con riferimento a errori o scorrettezze dei contenuti, danni morali o patrimoniali conseguenti all’uso del sito, accesso non autorizzato al server e alle informazioni private ivi contenute, interruzioni o cessazioni delle trasmissioni attraverso il sito, eventuali virus trasmessi tramite il sito, perdita o danneggiamento dei contenuti causato dalla messa a disposizione dei medesimi attraverso il sito e quant’altro possa risultare illecito o in violazione di diritti i terzi.
Da questa breve analisi emerge quindi la posizione chiaramente neutrale di YouTube che, in qualità di fornitore di servizi imparziale, non effettua controlli preventivi su ciò che viene caricato in rete. Come rimedio ad eventuali violazioni perpetrate attraverso il suo Website e previa espressa richiesta da parte dei soggetti interessati, YouTube adotta una policy di rimozione tempestiva dei contenuti lesivi, esercitabile ai seni dell’articolo 8 dei “Terms of use” sopra menzionato.
Conseguentemente, qualsiasi utente che desideri caricare i suoi filmati musicali su YouTube dovrebbe preventivamente curarsi di ottenere tutti i permessi necessari da parte dei diversi soggetti coinvolti nella creazione e partecipazione al filmato musicale finale, quali:
1) il titolare dei diritti patrimoniali sull’opera. Nel caso in cui venga ripresa una esibizione musicale dal vivo, costui deve autorizzare il caricamento dell’opera sul sito (uploading) e lo streaming. L’utilizzatore normalmente può richiedere tale licenza all’ente di gestione collettiva (es. SIAE) cui autore ed editore sono iscritti e al quale hanno delegato la negoziazione delle utilizzazioni delle proprie opere online. Ovviamente, qualora il brano non appartenga al repertorio tutelato dalla SIAE, tale licenza andrà richiesta direttamente all’autore o all’editore, mentre nel caso in cui l’opera musicale utilizzata sia in “pubblico dominio” (autore defunto da più di 70 anni) non sarà affatto necessaria, in quanto risulterebbe terminata la tutela patrimoniale sull’opera musicale stessa. Nel caso in cui il filmato sia montato mediante l’abbinamento di musica a immagini in movimento (cd. sincronizzazione) e non sia una ripresa diretta di una esibizione dal vivo, occorre ottenere l’autorizzazione direttamente dal titolare dei diritti patrimoniali sull’opera utilizzata (l’autore o gli autori, o meglio, se esistente, l’editore musicale, che ha acquistato da essi i diritti per lo sfruttamento dell’opera), poiché la SIAE non gestisce il diritto di sincronizzazione.
2) il titolare dei diritti sul filmato audiovisivo, ossia il soggetto che ha realizzato la ripresa audiovisiva (l’utente stesso, probabilmente, nel caso di una ripresa amatoriale);
3) i musicisti che si sono esibiti dal vivo durante l’evento ripreso con la videocamera i quali detengono i diritti connessi di artisti interpreti esecutori;
4) i soggetti ripresi, per quanto concerne i diritti di immagine e di “riservatezza”;
5) il produttore fonografico titolare dei diritti patrimoniali sulla registrazione utilizzata (es.: base musicale originale), cioè probabilmente la casa discografica proprietaria del master, nel caso se ne facesse uso sia per la sincronizzazione che per la messa a disposizione al pubblico e lo streaming;
In linea di principio, si tratta di richiedere alcune licenze, talvolta anche onerose, cui è statistico il fatto che normalmente nessuno ottempera. Tali autorizzazioni trovano la loro ratio sia nei principi stabiliti dal diritto e dalle leggi in materia di diritto d’autore e diritti connessi a livello nazionale e internazionale, sia nel fatto che, per utilizzare le opere musicali o le registrazioni altrui, possa ritenersi moralmente giusto riconoscere un compenso al lavoro creativo svolto dall’autore e/o all’investimento economico ed esecutivo profuso dal produttore discografico.
Ciò non deve dare ai musicisti l’impressione di limitare la loro possibilità di autopromuoversi anche in maniera più creativa: la soluzione migliore appare quindi quella realizzare video rimanendo in tutto e per tutto gli unici titolari dei diritti, magari riprendendo l’esecuzione di una propria opera musicale o avvalendosi di registrazioni o basi musicali create nel proprio home recording studio.