L’obiettivo di quest’articolo è esaminare i soggetti che a vario titolo operano nel music business, facendo un’opportuna chiarezza terminologica in modo da avere gli strumenti base per orientarsi tra le varie figure presenti nel mondo del diritto della “musica”. Cominciamo col sottolineare che il termine musica è estremamente generico. Spesso, anche tra gli addetti ai lavori, si tende a fare parecchia confusione intendendo col medesimo termine elementi molto diversi tra loro quale l’opera musicale, la parte musicale dell’opera, il fonogramma.
Tutto ha origine col lavoro creativo dell’autore. Il frutto del lavoro creativo dell’autore è l’opera musicale. Più nel dettaglio, l’autore della parte musicale dell’opera viene identificato col termine compositore, mentre l’autore della parte letteraria è chiamato autore del testo. A loro (e solo a loro) spettano a titolo originario i diritti d’autore su un’opera, sia morali che patrimoniali.
Com’è noto, non tutti gli autori hanno l’ambizione di salire su un palco ed esibirsi in pubblico. Questo è il mestiere dell’artista/interprete e dell’artista/esecutore, ossia dei cantanti e dei musicisti. Il frutto del lavoro artistico dell’artista interprete esecutore (d’ora in avanti AIE) è proprio la sua personale interpretazione o esecuzione. Grazie a questa, egli si fa portatore dell’opera musicale verso il pubblico. Ha il grande merito di rendere nota un’opera musicale portandola auspicabilmente al successo ma non vanta alcun diritto d’autore su di essa. Tuttavia, agli AIE spettano dei diritti di natura patrimoniale e di natura morale rientranti nella categoria dei diritti connessi al diritto d’autore. A differenza dei diritti d’autore, questi diritti non hanno per titolo e giustificazione un atto di creazione intellettuale, ma trovano il loro fondamento in attività di tipo professionale o industriale (come nel caso del produttore fonografico, esaminato più avanti).
L’attività creativa dell’autore e dell’artista hanno quindi specificità diverse. È importante tenere separate queste attività anche nel caso in cui un singolo soggetto sia allo stesso tempo autore/compositore e AIE, in modo tale da avere chiaro quanti e quali diritti spettano alle diverse figure.
Le esecuzioni o interpretazioni di opere musicali rese dagli artisti possono essere “catturate”, in gergo “fissate”, per poi essere ascoltate successivamente. Il termine giuridicamente corretto per indicare le registrazioni sonore è fonogrammi. La persona fisica o la persona giuridica (ad es. una società o una casa discografica) che si assume l’iniziativa e la responsabilità della prima fissazione delle interpretazioni dell’AIE è denominata produttore fonografico. Il produttore fonografico è quindi colui il quale investe il proprio tempo e il proprio denaro allo scopo di realizzare il fonogramma. Indicato nei dischi dopo la lettera “P”, il produttore fonografico non può essere definito un creativo sebbene sia giuridicamente il proprietario del fonogramma. L’ambizione del produttore fonografico è certamente quella di ricavare del denaro dal talento altrui. È importante non confondere il produttore fonografico con altre figure quali il produttore artistico o il produttore esecutivo. Invero, il produttore artistico è un professionista al quale il produttore fonografico affida la parte artistica della registrazione. Egli può essere considerato come una sorta di regista: segue anche indirettamente gli arrangiamenti, le esecuzioni, il suono, e cerca di trarre il meglio dal punto di vista artistico da un determinato progetto. Il produttore esecutivo, invece, è colui il quale cura l’organizzazione dell’intera produzione e a cui spesso il produttore fonografico affida il budget per la realizzazione e la consegna entro una certa data del “prodotto finito”. Spesso queste figure vengono incarnate da un unico soggetto, tuttavia, date le notevoli differenze, è frequente tenerle separate.
A queste figure principali spesso si aggiunge l’editore musicale. Anche l’editore musicale può essere definito come un imprenditore, con la differenza che mentre il produttore lavora col fonogramma, l’editore lavora con l’opera musicale. Il principale compito dell’editore musicale è far sì che l’opera abbia il maggior numero di sfruttamenti possibili. Si fa quindi promotore dell’opera: la propone a diversi artisti, ne fa una traduzione in altra lingua, ne realizza versioni diverse, ne propone l’utilizzazione in abbinamento ad immagini ecc. Il suo ruolo è quindi molto importante per determinare il successo di un’opera musicale, tant’è che quando si fanno le cose “seriamente” è solitamente presente.
Possiamo sintetizzare i concetti esaminati col seguente schema a croce:
nella parte superiore abbiamo i creativi (autore ed A.I.E.) mentre nella parte inferiore abbiamo gli imprenditori che lavorano con la cultura, col talento degli autori e degli artisti (editore e produttore fonografico). E ancora, nella parte sinistra abbiamo coloro i quali lavorano con l’opera musicale (autore ed editore), mentre nella parte destra abbiamo chi lavora con le interpretazioni ed esecuzioni degli artisti fissati in un fonogramma (AIE e produttore fonografico). Quando si parla quindi di “musica registrata” dobbiamo sempre intendere che è formata da due parti: l’opera musicale e il fonogramma, tenendo opportunamente distinti i diversi soggetti che operano in esse.